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Ambiente e Territorio

Il Circolo La Scaletta sollecita interventi sulla Statale 7 

USB - Ufficio Stampa Basilicata 6 Agosto 2023
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Domenica 6agosto 2023 – “Un’altra estate sta per passare e dell’adeguamento della Strada Statale 7 Matera-Basentana, tronco del più strategico asse infrastrutturale Murgia-Pollino, non si sa ancora nulla. Dell’importanza di questa trasversale si è già ampiamente detto e scritto”.  

Il Presidente del Circolo Culturale “La Scaletta” di Matera, Emilio Stasi lo dichiara in una nota con la quale fa la cronistoria di quanto accaduto finora senza che ci sia stato un intervento concreto per risolvere il problema.

“L’ultimo incontro con l’Assessora regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, – ricorda Stasi – risale al 30 maggio dell’anno scorso (2022).
Dopo quella data il silenzio è calato sull’opera nonostante l’impegno preso a tenere periodici confronti sull’iter di realizzazione dell’opera.
Il 5 luglio 2022, in una conferenza stampa organizzata per la visita in Basilicata del Viceministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli, si ribadì che ci sarebbe stata un’azione del governo regionale per accelerare il percorso e per candidare a finanziamento l’adeguamento dell’infrastruttura che risulta essere la più trafficata in Basilicata e che purtroppo continua ad essere in prima pagina per i numerosi incidenti, purtroppo alcuni mortali, che vi si verificano. 

Un anno fa l’Assessora comunicò la disponibilità immediata di 65 milioni di euro più altri 15 milioni che dovevano essere impiegati per dare soluzione alle criticità del tratto viario in prossimità dello svincolo di Miglionico.
Per gli altri lotti (Gioia del Colle-Matera  e  bypass Matera-bivio Sp175 per Metaponto) che dispongono invece dello studio di fattibilità tecnico-economica e che quindi sarebbero teoricamente immediatamente cantierabili, secondo le normative introdotte per la velocizzazione degli investimenti del PNNR ed estesi a quelli infrastrutturali finanziati con i Fondi di sviluppo e coesione, non c’è al momento alcuna risorsa certa.

Nè risultano – denuncia ancora il presidente Stasi – essere stati messi in campo interventi da parte del Governo regionale per candidare l’opera, nonostante la disponibilità di cassa del Ministero per il Sud che, secondo le dichiarazioni rilasciate dall’ex Ministra Mara Carfagna in una seduta parlamentare dedicata al question time, ammonterebbero a 63miliardi di euro.
Risorse che sarebbero state immediatamente attivabili in presenza di opere già progettate in via preliminare (lo studio di fattibilità tecnico economica).

Da alcune interviste rilasciate dall’Assessore Merra, in risposta alle reiterate richieste di chiarimenti avanzate da associazioni e sindacati, si è appreso – prosegue Stasi -che, allo stato attuale, la stessa Assessora ha ottenuto dal Governo un finanziamento di 7 milioni di euro per la progettazione dei due tratti di cui si ha già l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica e 22 milioni di euro per la riqualificazione in sede del tratto che va dal bivio per Metaponto fino allo svincolo per la Basentana. 

Di fatto con i 7 milioni di euro si dovrebbero predisporre i progetti definitivi dei due tratti  (che potrebbero invece già essere appaltati) per cui si rimanda alle famose calende  greche la realizzazione delle opere.
Chissà, poi,  se tra tre-quattro anni (se si riuscirà ad avere in questi tempi il progetto definitivo) ci sarà la disponibilità finanziaria che oggi invece c’è. 

I 22 milioni di euro da utilizzare per la manutenzione del tratto che va dallo svincolo per Metaponto fino allo svincolo con la Basentana è un finanziamento che, se utilizzato in quel modo, farebbe comprendere che non c’è intenzione di completare, almeno per ora, la progettazione del tronco.
Sarebbe invece auspicabile che le risorse disponibili siano impiegate per concludere la progettazione dell’intera strada e che quelle residue vadano a dare temporanea soluzione alle criticità create dalla frana in prossimità di Miglionico.

Allora, ci si chiede, perché questa disattenzione, sperando che sia questa la ragione,  da parte della Regione? Che fine hanno fatto le risorse che un anno fa sembravano già disponibili? Quali sono i prossimi passi che si intendono compiere? E soprattutto, la Regione ha intenzione di candidare i progetti di fattibilità tecnico-economica ai fondi di sviluppo e coesione? E’ questa la domanda chiave, più volte reiterata,  alla quale non c’è mai stata risposta. 

Avremmo volentieri posto “de visu” queste domande all’Assessora Merra o al Presidente Bardi che pure il Circolo La Scaletta ha invitato a prendere a cuore la vicenda di una strada che è strategica non solo per la Basilicata ma per il Sud, essendo parte dell’unica opera in territorio lucano che figura tra quelle inserite nella lista di quelle definite di interesse nazionale.
Non è stato finora possibile ma speriamo che si possano ottenere ugualmente delle risposte concrete.
Anche su questo problema si chiede ai consiglieri ed assessori regionali rappresentanti del territorio (vista l’importanza dell’opera la richiesta dovrebbe riguardare l’intero Consiglio e Giunta regionali) intanto di conoscere le loro posizioni e – conclude Stasi – se condivise di porre in campo tutte le azioni conseguenti superando divisioni politiche, ideologiche e territoriali”. 

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