Sabato 5 agosto 2023 –
L’Arcivescovo di Potenza mons. Salvatore Ligorio ha reso noto di aver ricevuto due missive di Papa Francesco, una indirizzata a lui e una alla sig.ra Filomena Iemma. Quella indirizzata alla mamma di Elisa è stata fatta recapitare nei giorni scorsi.
Le lettere sono il frutto di un dialogo tra l’Arcidiocesi e la Santa Sede per consentire al Santo Padre un aggiornamento continuo su una vicenda che, come ricorda lo stesso Papa Francesco, “ha segnato con una ferita indelebile la storia della città”.
Proprio l’intervento del Papa, mostra tutta la sua attenzione al bene della vita della Chiesa e delle persone che portano nel loro cuore la fatica di un dolore ancora vivo.
Il Papa ha esortato mons. Ligorio e la Diocesi a continuare nella pratica di un “ascolto amorevole e di un dialogo attento con la famiglia Claps” ed ha accolto di fatto il suggerimento, più volte espresso dall’Arcivescovo, di “custodire la memoria di Elisa facendo della Trinità “un luogo per la preghiera silenziosa, l’adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita”.
La lettera per la signora Filomena è una manifestazione ulteriore della premura e dell’affetto del Papa per la famiglia Claps dopo la telefonata personale che fece a mamma Filomena nel gennaio del 2014, appena qualche mese dopo la sua elezione.
LA LETTERA DI PAPA FRANCESCO A MONS. LIGORIO
“Caro Fratello,
a seguito del nostro incontro, desidero ringraziarLa per la Sua visita e per la cordialità che ha voluto manifestarmi.
Vorrei esprimerLe la mia gratitudine per quanto mi ha confidato circa la tragica vicenda della giovane Elisa Claps, che ha segnato con una ferita indelebile la storia della città.
Al riguardo, la Comunità diocesana è chiamata a offrire la sua vicinanza ai familiari della ragazza, offrendo loro una presenza tenera e discreta, un ascolto amorevole e un dialogo attento, cosicché il comune impegno nel sostenere la prova e la preghiera fiduciosa possano favorire cammini di riconciliazione e di guarigione.
In questo spirito, è importante che la Chiesa della SS. Trinità, avendo cura di custodire la memoria di Elisa ed evitando celebrazioni liturgiche di carattere festoso, diventi un luogo per la preghiera silenziosa, l’Adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale, e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita”.
Mentre invoco la consolazione del Signore su coloro che hanno conosciuto e amato Elisa e su codesta Arcidiocesi, La saluto cordialmente chiedendo di ricordarmi nella preghiera.
Fraternamente“