Domenica 23 luglio 2023 – “Non ci stupisce la levata di scudi da parte di esponenti di sinistra e pentastellati sulla nascita della nuova società che, finalmente, prenderà il posto dell’EIPLI, l’ente per lo sviluppo e irrigazione di Puglia Lucania e Irpinia, in liquidazione da 12 anni. Dodici anni, nei quali i 5stelle hanno governato l’Italia per gli ultimi 4 anni e il PD per tutti e 12”.
Lo sostengono in una nota il sen. Gianni Rosa e gli onorevoli Aldo Mattia e Salvatore Caiata.
“La liquidazione dell’EIPLI – sostengono – era ed è atto dovuto e indispensabile. Soprattutto per lo stato comatoso in cui i governi precedenti hanno mantenuto sotto commissariamento un ente gruviera, pieno di debiti, circa 80 milioni, e con personale altamente qualificato tenuto sotto ricatto in un regime di precariato.
Questa è stata in sintesi la gestione di un Ente che ha dimostrato tutti i limiti della politica che lo ha gestito e ne certifica l’incapacità. Oggi parlano di ‘oro blu’ da tutelare ma ieri lo sperperavano.
Il Governo Meloni, ancora una volta, – affermano Rosa, Mattia e Caiata – si fa carico dei problemi creati dai precedenti Governi di sinistra, li affronta e li risolve.
La nascita della nuova società è solo uno dei tasselli che si inserisce in un progetto complessivo di gestione della risorsa acqua e delle infrastrutture di immagazzinamento e di distribuzione della stessa, che trova i suoi antecedenti nell’istituzione della Cabina di Regia fissa e del Commissario straordinario nazionale per la scarsità idrica.
Mette fine al precariato con le assunzioni, a tempo indeterminato di quelle professionalità che la sinistra ha tenuto sempre in bilico.
La Basilicata – accusano i parlamentari di Fratelli d’Italia – si è dimostrata incapace di valorizzare la risorsa ‘acqua’, frammentando la governance con la costituzione di più soggetti che a vario titolo dovevano gestirla, creando solo postifici e una sovrapposizione di competenza che ha portato, di fatto, ad un immobilismo che a stento ha consentito la gestione ordinaria.
Con la costituzione di Acque del Sud SPA, – concludono Rosa, Mattia e Caiata – le Regioni possono prendersi tutto il protagonismo che, sinora, non hanno dimostrato. Spetta ai Governi regionali impegnarsi come non hanno fatto fino ad ora”.