Sabato 1 luglio 2023 – Il Sindaco di Potenza Mario Guarente, con l’ordinanza numero 34/2023, ha disposto che, dall’1 luglio 2023, le persone incaricate della custodia e/o conduzione del cane, oltre a disporre delle idonee attrezzature per la raccolta delle deiezioni, provvedano a:
– munirsi, durante l’accompagnamento dei cani, di apposite bottigliette, spruzzatori o altri contenitori d’acqua da versare all’occorrenza, senza aggiunta di sostanze chimiche o di detergenti;
– riversare una congrua quantità d’acqua in corrispondenza del punto interessato dalle deiezioni liquide prodotte dai cani, ai fini della loro diluizione e della ripulitura delle superfici interessate, su tutte le aree urbane pubbliche o a uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o a uso pubblico, nonché sui mezzi di locomozione parcheggiati sulla pubblica via.
Lo stesso provvedimento prevede il divieto assoluto di consentire ai cani di urinare a ridosso dei portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni e negozi, vetrine.
L’ordinanza non trova applicazione nei confronti dei soggetti non vedenti condotti da cani guida o persone affette da disabilità in compagnia dei propri cani, nonché nei confronti delle unità cinofile delle Forze di Polizia e Protezione Civile nel corso dello svolgimento delle proprie funzioni.
Il personale di vigilanza del Comando di Polizia Locale è incaricato del controllo dell’osservanza e dell’esecuzione del presente provvedimento.
Per gli inadempienti è stabilita una sanzione pecuniaria che va da 25 a 500 euro, in base all’Art. 27 del Regolamento per il benessere animale e la lotta al randagismo, in riferimento all’art.7 bis del dlgs. n.267/00, fatte salve le eventuali azioni penali e risarcitorie per i danni cagionati.
Nelle premesse dell’ordinanza viene evidenziato come “sempre più frequentemente vengono segnalati disagi derivanti dalle deiezioni, anche liquide, di cani a ridosso di edifici, strade pubbliche, marciapiedi, passaggi, aree e giardini pubblici della Città.
Tali comportamenti determinano una condizione di estremo disagio della popolazione, atteso che, oltre a pregiudicare il pubblico decoro e a deturpare muri, angoli degli stabili e marciapiedi e a rilasciare sgradevoli odori persistenti per le strade, in particolar modo nei periodi estivi e di scarse precipitazioni, possono anche essere causa di potenziali pericoli di natura igienico sanitaria. I luoghi e i beni pubblici rappresentano un bene comune che deve essere rispettato e tutelato da tutti.
Il proprietario e/o conduttore di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale. Il deturpamento e l’imbrattamento delle cose altrui mobili o immobili è comportamento sanzionato anche al livello penale. La diluizione e ripulitura delle deiezioni degli animali consentono di limitare significativamente le problematiche sopra esposte, oltre che a rispondere a elementari regole di civile convivenza, senza che in alcun modo risulti pregiudicato o reso oneroso il pieno esplicarsi del rapporto dei proprietari con gli animali d’affezione”.
L’ordinanza richiama anche l’art. 22 del Regolamento per il benessere animale e la lotta al randagismo, approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 108 del 5 novembre 2013, che, tra l’altro, stabilisce che “gli accompagnatori dei cani debbono essere sempre muniti di palette ecologiche o attrezzatura per l’immediata asportazione delle deiezioni. (…) Fermo restando l’obbligo di cui al punto precedente, per i bisogni fisiologici dei cani occorre condurli possibilmente su terreno vegetale e in zone non pavimentate, evitando di interessare marciapiedi, piazze pedonali, aree per il gioco dei bambini e aiuole di verde attrezzato”.