Mercoledì 28 giugno 2023 – “Si dia immediato seguito alla riperimetrazione delle aree demaniali marittime di Castrocucco e alla modifica di interdizione dell’Ordinanza del Presidente della Regione, per non danneggiare ulteriormente e senza motivo alcuni operatori – ad oggi esclusi – impedendo loro l’avvio della stagione balneare.”
Lo dichiara il consigliere regionale di Azione, Marcello Pittella, che spiega come nonostante l’Anas abbia relazionato sull’avanzamento dei lavori, in seguito agli eventi franosi che hanno colpito Castrocucco, “il Presidente Bardi continua ad ignorare le richieste del sindaco di Maratea, Stoppelli, che è anche Commissario delegato per l’emergenza, con le quali chiede la modifica della perimetrazione. Un atteggiamento inspiegabile quello del Presidente e dei suoi dirigenti e che lascia mal pensare“.
“Comprendo dunque – continua Pittella – l’imbarazzo istituzionale nel quale Bardi ha messo il sindaco-commissario che, se da un lato ha i poteri per emettere nuova ordinanza, dall’altro invoca la collaborazione istituzionale”. Di mezzo però, ci sono i cittadini-operatori che si vedono danneggiati e che meritano venga rispettato il loro lavoro.
“Mi auguro che il Presidente della Regione dia seguito a quanto sollecitato, o in caso contrario che il Sindaco, consapevole della situazione, – auspica Pittella – superi l’imbarazzo di una presunta slealtà istituzionale e metta al primo posto i cittadini, disponendo gli atti conseguenti perché si arrivi alla soluzione, già alla portata. Stoppelli – conclude il consigliere – avrà il mio sostegno.”
Fin qui la sollecitazione del consigliere Pittella che, in un passaggio della sua nota afferma “Un atteggiamento inspiegabile quello del Presidente e dei suoi dirigenti e che lascia mal pensare“.
Andreotti, lo ricordiamo, affermava spesso che “a pensar male si fa peccato ma quasi sempre s’indovina”.
Perchè diciamo questo? Perchè qualcuno dovrebbe spiegare agli operatori della zona di Fiumicello perchè per alcuni c’è il divieto di riaprire la propria attività (siamo al 28 giugno) mentre per altri, nella stessa zona, questo divieto non esiste.
Questione di sicurezza? Se è tale, dovrebbe valere per tutti. Almeno così ci sembra.
Il consigliere Pittella intanto ha sollevato il coperchio su una situazione istituzionalmente imbarazzante.
Come spesso accade: gli asini litigano, i barili ne pagano le conseguenze.