Martedì 20 giugno 2023 – Anna Maria Scalise e Nicola Coluzzi nominati rispettivamente Coordinatori delle donne e dei giovani del Centro Studi Basilicata durante i lavori della prima assemblea regionale tenutasi a Craco.
Si va sempre più strutturando il Centro Studi Progetto Basilicata che, in vista delle prossime elezioni regionali, vuole mettere in campo donne e uomini con l’obiettivo di programmare il futuro e le sorti della Regione Basilicata.
Un’assemblea aperta, così com’è nei fatti il Progetto Centro Studi, che ha visto la partecipazione di iscritti provenienti da più paesi, simpatizzanti e alcuni ospiti.
Tra i relatori i soci fondatori Aurelio Pace, Nicola Morea, Salvatore Cosma e Marco Zipparri, tra gli ospiti il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, i consiglieri regionali Giovanni Vizziello, Pasquale Zullino, Marcello Pittella, il segretario regionale di Azione Donato Pessolano, il consigliere comunale di Matera Francesco Lisurici, i Sindaci Pino Esposito di San Giorgio L., Domenica Paglia di Cersosimo e Gaetano Celano Valsinni.
A moderare il giornalista Giovanni Spadafino. Ad aprire i lavori, il Sindaco di Craco, Vicenzo Lacopeta, il quale ha esordito con un doppio ringraziamento alla dirigenza del movimento politico-culturale per aver scelto come argomento cardine dell’assemblea “lo spopolamento” e anche di aver scelto come luogo Craco perché è un piccolo centro e può ben rappresentare quali sono tutte le difficoltà che un amministrazione incontra.
Subito dopo si è dato spazio ad Anna Maria Scalise che ha focalizzato il suo intervento fissando alcuni quesiti, primo tra tutti interrogarsi e capire le cause di tale fenomeno perché poi la politica possa intervenire, quella politica credibile che deve parlare ai cittadini di realmente cosa si può realizzare. Scalise si è poi soffermata sulla parola legalità, elemento importante per una regione che vuole affrontare seriamente temi di interesse pubblico, nella direzione di una vita sociale in sicurezza e meritocrazia.
Nicola Coluzzi, studente Unibas, nell’assumersi l’impegno nel collaborare, ha portato la sua esperienza indicando che bisogna intercettare quei giovani che lasciano la Basilicata per necessità, lì si deve intervenire creando le condizioni alle menti che si formano fuori regione di ritornare, solamente le opportunità di lavoro possono garantire il futuro.
Nell’intervento di Morea il tema sanità da non consideralo un comparto “a stagno”, ma nella sua totalità si lega al tema dello spopolamento. Nell’analisi di una popolazione che invecchia, sono i servizi sanitari essenziali alla persona che devono trovare risposte.
Secondo Zipparri la rete dei piccoli centri è importante e si deve collegare con i comuni di medio-grandi dimensioni, una strada da percorrere per evitare l’estinzione, solo ragionando in termini di comprensorialità e abbattendo le logiche del campanile favorendo quella mutualità e collaborazione che da sempre ha contraddistinto il popolo lucano, si possono raggiungere i risultati sperati.
Gli interventi degli ospiti, oltre che arricchire il dibattito sul tema dello spopolamento, sono stati di apprezzamento all’approccio che il Centro Studi mette in campo nel voler affrontare i temi e la metodologia politica da perseguire con lealtà e trasparenza sia verso i cittadini che nel dialogo con i partiti.
Le conclusioni sono state affidate a Cosma e Pace i quali hanno ribadito la necessità non più derogabile di rilanciare la Regione Basilicata non solo mettendo rimedio al vuoto di questi ultimi anni sull’ordinario, ma puntare ad una visione di futuro per una terra che ha le carte in regola per diventare protagonista di un sud forte con potenzialità di crescita in un contesto europeo sempre più dinamico.
Fonte: Anna Giammetta, Giornalemio.it