Domenica 11 giugno 2023 – Domani, 12 giugno, alle 19,00, lungo il parco del Basento la Consulta delle Aggregazioni Laicali ( composta da movimenti e associazioni cattoliche) ha organizzato “La Via Lucis”. Guidata da kons. Saverio Ligorio, si snoderà a partire dal ponte dinanzi a OVS fino allo slargo antistante l’Associazione INSIEME Onlus.
Quanti aderiranno sono i “costruttori di speranza”, persone che non si rassegnano alla guerra e invocano un ”cessate il fuoco” immediato col passaggio ,finalmente, della parola dalle armi alle diplomazie.
La “ Via Lucis” è un rito devozionale, sorto a fine anni ’90, organizzato come la più tradizionale e conosciuta via crucis, in “stazioni” o “soste di riflessione” che però, in questo caso, ricordano e celebrano gli episodi dei vangeli successivi alla Resurrezione di Cristo, evento centrale che fonda e giustifica la fede e dà corpo alla speranza nel futuro.
Ad ogni stazione i “costruttori di speranza” si soffermeranno a riflettere su un brano del vangelo che commenteranno con alcune espressioni della famosa enciclica di papa Giovanni “Pacem in terris” scritta nell’aprile del 1963, all’indomani di un’altra crisi internazionale, quella cubana, che portò il mondo sull’orlo di una guerra atomica. Quella enciclica, universalmente apprezzata, costituisce la più sensata argomentazione a favore della pace come bene primario nell’interesse di tutti e di ciascuno.
Ed oggi ,come allora, e contro ogni previsione, siamo alle prese con lo stesso rischio.
“Sono in atto oggi sul pianeta – scrivono gli organizzatori della Via Lucis – ottocento conflitti in una settantina di Paesi ,per lo più in Africa ed in Asia.”
Risuonano pertanto più che mai attuali le parole che Papa Roncalli scrisse sessanta anni fa, alcune delle quali saranno rilette e meditate lunedì prossimo nel parco del Basento :
”riesce quasi impossibile pensare che nell’era atomica la guerra possa essere utilizzata come strumento di giustizia”;
“ci è doloroso constatare che nelle comunità politiche economicamente più sviluppate si continuino a creare armamenti giganteschi”;
”gli uomini sono nati per convivere ed operare gli uni al bene degli altri”;
“L’effettiva riduzione ed eliminazione delle armi sarà impossibile o quasi se nel contempo non si procede ad un integrale disarmo, se non si smontano anche gli spiriti adoperandosi sinceramente a dissolvere la psicosi bellica, un obiettivo reclamato dalla ragione”.