Martedì 23 maggio 2023 – Il caro mense a Potenza, confermato da un’indagine pubblicata da Il Sole 24 Ore (VEDI), anticipando un’indagine di Cittadinanzattiva sulle tariffe e sulla qualità delle mense scolastiche italiane, che assegna la maglia nera, a livello nazionale, proprio alla Basilicata e, in particolare, alla nostra città, è un problema che da mesi denunciano le consigliere comunali di Potenza Bianca Andretta ed Angela Blasi del Gruppo “Insieme per Bianca”.
Dall’indagine, che monitora i capoluoghi di provincia italiani, infatti, spicca il maxi incremento registrato in Basilicata, la regione più cara d’Italia: il costo della mensa per i bambini dai 3 ai 6 anni è salito quasi del 26% passando da 779 a 981 euro, mentre alle elementari ha registrato un +19%, da poco più di 824 a 981 euro. A pesare sulla media regionale è il costo della refezione a Potenza: la quota annua sia per la scuola dell’infanzia sia per la primaria è di 1.123 euro, in forte aumento rispetto ai 721,80 euro dell’anno scolastico 2020/21.
“Un macigno sulle spalle delle famiglie potentine costrette a pagare sulla propria pelle il prezzo dell’inadeguatezza di questa amministrazione comunale“ denunciano Andretta e Blasi le quali ricordano che “nell’ultimo anno, come opposizione, abbiamo avanzato diverse proposte: una rimodulazione delle fasce ISEE per consentire di alleggerire il carico sulle famiglie più numerose e con più difficoltà, la partecipazione al bando del Ministero dell’Agricoltura per la somministrazione di pasti biologici che avrebbe consentito di intercettare e reperire fondi fondamentali in una fase di ristrettezza di bilancio, l’apertura di un tavolo ufficiale con ANCI e la Regione Basilicata considerato il bacino d’utenza che la Città di Potenza serve in quanto capoluogo di Regione. Proposte e sollecitazioni puntualmente, nel migliore dei casi cadute nel vuoto, nel peggiore ostacolate per misero calcolo politico.
Oggi, però, – ribadiscono Andretta e Blasi – non è l’opposizione ma è la realtà a presentare il conto. A pagarlo, nostro malgrado, saranno esclusivamente le famiglie potentine.
Di fronte a questo scenario le dimissioni dell’Assessore Sagarese sarebbero un atto di serietà, coscienza e rispetto per la città.
Temiamo, purtroppo, che non arriveranno. Così come temiamo che – concludono Andretta e Blasi – il Sindaco e il resto della maggioranza sceglieranno, ancora una volta, di difendere l’indifendibile o, peggio, di voltarsi dall’altra parte rendendosi corresponsabili dell’ennesimo colpo alla qualità della vita dei potentini e alla credibilità delle nostre Istituzioni comunali”.