Sabato 29 aprile 2023 – I temi e gli aspetti organizzativi della manifestazione nazionale del Primo Maggio, per la prima volta a Potenza, sono stati illustrati ai giornalistiin una conferenza stampa, nella sede della Uil, dai segretari regionali di Cgil Fernando Mega, Uil Vincenzo Tortorelli e Cisl Vincenzo Cavallo.
La manifestazione si terrà a partire dalle ore 10 in piazza Mario Pagano. Sul palco, dopo gli interventi delle lavoratrici e dei lavoratori, prenderanno la parola, alle ore 12,10, i tre segretari generali: PierPaolo Bombardieri, Luigi Sbarra, Maurizio Landini.
L’edizione del Primo Maggio 2023, promossa da Cgil, Cisl, Uil, sarà dedicata alla Carta Costituzionale, in occasione dei 75 anni dalla sua entrata in vigore.
“Nella Costituzione – sottolineano le tre Confederazioni – il lavoro viene riconosciuto come il primo principio fondamentale della Repubblica Italiana, un diritto personale e un dovere sociale che deve essere garantito e valorizzato. Abbiamo scelto Potenza come città simbolo della difficile situazione del meridione, ma anche come luogo dal quale partire per una nuova stagione di rilancio e crescita del Sud”.
Alle ore 21 Concerto I Tarantolati di Tricarico che Cgil Cisl Uil dedicano al centenario della nascita di Rocco Scotellaro.
Vincenzo Tortorelli segretario generale Uil Basilicata
La scelta di Potenza e della Basilicata da parte di Cgil Cisl Uil nazionale è un riconoscimento per il gruppo dirigente del sindacato lucano che ci affida grandi responsabilità. Intanto siamo tutti mobilitati per la più ampia partecipazione di lavoratori, pensionati, giovani, donne e rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni locali.
L’omologazione di piazza Mario Pagano per un massimo di 3500 persone ci ha costretti, purtroppo, a dover rinunciare a richieste di autobus da più parti della regione. Siamo consapevoli che la piazza più rappresentativa del capoluogo diventerà la “piazza virtuale” del Sud che vuole il riscatto.
Una tappa della mobilitazione nazionale che ci vedrà il 20 maggio manifestare a Napoli insieme alle altre regioni meridionali. Come è accaduto a Matera in occasione del 2019, Potenza sarà per un giorno (e non solo) il simbolo del Mezzogiorno che accetta la sfida della transizione energetica e non vuole perdere l’opportunità del Pnrr per invertire la situazione del gap infrastrutturale e della fuga dei giovani. L’attualità del 75esimo della Costituzione è nei diritti negati alle popolazioni meridionali che è sempre più inaccettabile.
Sarà l’occasione per rilanciare il messaggio ad istituzioni – nazionali e regionali – a fare presto. Proprio ieri all’incontro su Aql abbiamo nuovamente verificato che da parte della Giunta Regionale – rincorrendo soluzioni tampone – c’è l’assenza di una prospettiva sulle tre questioni essenziali: acqua, petrolio, automative. Inoltre la coincidenza oggi con la Giornata Mondiale della Sicurezza ci sollecita a tenere sempre alta la vigilanza sulla sicurezza in tutti i luoghi di lavoro.
Per il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo «questo Primo Maggio si carica di significati molteplici a conferma del fatto che il lavoro è lo snodo di tutta la nostra vita sociale. La scelta di Potenza, che ci onora e allo stesso tempo ci responsabilizza, sottolinea la centralità del tema del Mezzogiorno e l’importanza del valore della coesione sociale e territoriale contro ogni tipo di disuguaglianza.
La scelta di dedicare la manifestazione di quest’anno al 75° anniversario della Costituzione ribadisce che per il sindacalismo confederale, che è stato parte attiva della Resistenza e delle lotte per la riconquista della democrazia e della libertà usurpate dal fascismo, la Carta fondativa della nostra Repubblica resta la bussola morale del paese, da sostenere e difendere, soprattutto dalle giovani generazioni che sono la linfa vitale della nostra società.
Di qui l’urgenza di mettere in campo politiche per i giovani e con i giovani, per le donne e con le donne. È tempo che il mondo politico e anche quello imprenditoriale adottino un paradigma nuovo, basato sul confronto e sulla partecipazione, in cui le articolazioni della società sono co-protagoniste e co-responsabili dei processi decisionali.
Da Potenza, Cgil Cisl Uil vogliono lanciare un messaggio di speranza a tutto il paese e assumersi una responsabilità collettiva per le grandi sfide che ci attendono: dal PNRR alla sicurezza nei luoghi di lavoro, piaga che va rimarginata con più controlli e più prevenzione, passando per un grande investimento su scuola, università e ricerca. Se è vero che la Repubblica è fondata sul lavoro, oggi dobbiamo ripartire dal lavoro per rigenerare la democrazia insieme ai giovani che sono i cittadini di domani».
Afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Fernando Mega: “La manifestazione nazionale indetta da Cgil, Cisl e Uil a Potenza per il Primo Maggio è un’occasione imperdibile per mettere al centro i problemi del Mezzogiorno e la questione Meridionale, sempre più attuale in riferimento ad alcune scelte discutibili del governo nazionale e regionale.
Al centro della giornata dedicata alla nostra Costituzione rimettiamo al centro le tematiche del lavoro e la questione Meridionale, che deve essere rilanciata e attualizzata. Non dobbiamo rassegnarci alla sempre crescente denatalità, allo spopolamento, alla migrazione dei nostri giovani.
Questo Primo Maggio lancia dunque un segnale importante: bisogna ripartire dal sud, dalla Basilicata e dalle sue potenzialità inespresse nella consapevolezza che siamo a un bivio. La Basilicata rappresenta tutto quello che potrebbe essere e non è stato in termini di sviluppo economico e sociale.
Negli ultimi trent’anni siamo stati il fulcro di tre cicli economici tra i più importanti nel sud Italia: lo stabilimento Fiat di Melfi, oggi Stellantis, e il polo dell’automotive, i più grandi giacimenti petroliferi in Europa su terra ferma; il più grande avvenimento culturale che la Basilicata abbia mai avuto e che ha dato un grande slancio al turismo, ovvero la nomina di Matera a capitale europea della cultura 2019. Tre grandi accadimenti rispetto ai quali rischiamo oggi di mettere a rischio la tenuta sociale se il governo regionale non interviene in modo immediato e adeguato. Per la prima volta, seconda in Basilicata se pensiamo alla Valbasento, viene istituita un’area di crisi complessa nell’area industriale di Melfi. I giacimenti petroliferi stanno andando in esaurimento mentre la Basilicata ha basato la spesa primaria sulle royalties del petrolio. Anche la svolta storica rappresentata dal Pnrr sul piano delle infrastrutture fatica in regione ad essere operativa. Sono tutti temi che saranno portati nella piazza del Primo Maggio a Potenza e che rientrano a pieno titolo nella sfera dei diritti e del rispetto della nostra Costituzione”.