Lunedì 17 aprile 2023 – In tanti si sono ritrovati a Roma, su invito della presidenza nazionale dell’Unitalsi, per un confronto tra esperienze vissute e aspettative personali dei tanti volontari che si ritrovano nell’associazione per vivere un’esperienza di apostolato che li vede sempre accanto a chi ha bisogno. (SEGUE DOPO LA PUBBLICITA’)
Esperienze ed aspettative raccontate durante l’incontro di formazione, svoltosi a Roma, con uno sguardo all’Hogar Niño Dios, la casa che a Betlemme, a poche centinaia di metri dalla Grotta della Natività, alla quale l’Unitalsi dà assistenza con i suoi volontari. E’ gestita dalle suore della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato che l’ha realizzata. Ospita bambini con disabilità.
I partecipanti si sono confrontati sul prima e il dopo della propria esperienza all’Hogar Niño Dios: con che stato d’animo si va, cosa porti con te quando rientri in Italia.
Una verifica voluta dalla presidenza nazionale dell’Unitalsi per confermare un impegno personale che porta il volontario unitalsiano a vivere esperienze diverse lungo quel cammino che inizia a Lourdes, passa per l’esperienza in Terra Santa, si fa impegno quotidiano nella propria realtà.
Il Presidente e il vice presidente nazionale dell’Unitalsi, Rocco Palese e Cosimo Cilli, questo l’hanno ribadito, ricordando ai presenti che è lungo questo percorso che ciacuno si misura con il suo essere testimone del messaggio di Cristo sulla Croce.
Lo ha fatto Giovanni Punzi, referente nazionale del Servizio all’Hogar Niño Dios, il quale ha informato i partecipanti delle novità del regolamento che disciplina la partecipazione dei volontari in Terra Santa.
Una partecipazione, un impegno sui quali si è soffermata suor Corazon, responabile dell’Hogar Niño Dios, che abbiamo intervistato.
“Il Volontario deve essere un samaritano” dice suo Corazon. Lo dice verificando quotidianamente l’impegno, la volontà proprio dei volontati unitalsiani di spendersi a favore dei bambini disabili ospiti dell’Hogar Niño Dios.
Volontà ed impegno propri di chi va a Betlemme per testimoniare una scelta di vita che ha maturato vivendo la proposta dell’Unitalsi, che da cento anni è al servizio di chi ha bisogno, delle migliaia di ammalati che accompagna in questi anni nei pellegrinaggi a Lourdes.
Da dieci anni chi ha bisogno ha trovato anche a Betlemme l’associazione pronta a mettersi al servizio di bambini disabili ospiti dell’Hogar Niño Dios. Casa nella quale con l’amore delle suore e l’affetto di tanti volontari unitalsiani riescono a superare le tante difficoltà con le quali sono costretti a vivere. Molti dalla nascita.
Foto di copertina: Hogar Niño Dios a Betlemme