POTENZA – Sono stati sottoscritti la scorsa settimana i contratti di lavoro a “tempo indeterminato” per 21 Collaboratori Professionali Sanitari del ruolo Infermieri ed 1 OSS già in servizio presso l’ASP di Potenza con contratto a tempo determinato. La sottoscrizione dei contratti è avvenuta in esecuzione la Delibera del D.G. dell’ASP- la numero 236- dello scorso 4 aprile.
Si è, così, proceduto alla stabilizzazione di parte del personale rientrante nella graduatoria degli aspiranti a stabilizzazione costituita da 101 unità infermieristiche e da 19 OSS, molti dei quali assunti per effetto del Decreto Covid.
Relativamente al personale infermieristico, è stata dunque assorbita la quota parte dei posti prevista nel Piano Triennale dei Fabbisogni (PTFP) destinata, per norma, ad essere coperta mediante procedure di stabilizzazione del personale a tempo determinato.
La ASP di Potenza, così come ha sottolineato il Direttore Generale F.F. Luigi D’Angola, “in tema di stabilizzazioni ha adottato il Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale (PTFP) valevole per il periodo 2022-2024 con DDG n.287 dell’aprile del 2022 di presa d’atto dell’approvazione, con DGRB n.192/22 del PTFP 2022/2024 dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza e procedendo all’adozione in via definitiva dello stesso ai sensi del D.M. 8/2018. Successivamente, con DDG dell’ASP n.821/22, approvata con D.G.R.B. n. 949/2022, l’Azienda Sanitaria di Potenza ha proceduto alla rimodulazione del PTFP 2022/2024 limitatamente all’annualità 2022”.
Nei giorni scorsi è stata trasmessa, alle Organizzazioni Sindacali del Comparto e della Dirigenza, la bozza del PTFP 2023-2025 che sarà oggetto di confronto nel tavolo sindacale del prossimo 18 aprile ai fini dell’ampliamento del numero di posti destinati alla copertura mediante stabilizzazioni di personale a tempo determinato. Il tutto, in considerazione della necessità inderogabile di adeguamento del Piano dei Fabbisogni del Personale e ad evidenza che l’Azienda Sanitaria di Potenza ha adottato gli atti di programmazione previsti dalla normativa vigente.
Come evidenziato dal Dg D’Angola, “preme sottolineare che l’ASP ha in carico, rispetto alle altre consorelle regionali, il maggior numero di personale “a tempo determinato” assunto per specifica disposizione normativa in deroga ai tetti di spesa per il personale durante il periodo clou della pandemia da Covid-19. L’assorbimento nell’organico a tempo indeterminato non può che dispiegarsi in un arco temporale sufficientemente ampio, nel puntuale rispetto dei vincoli normativi e di finanza in termini di personale. Vincoli resi ancora più cogenti alla luce dei dati attuali di bilancio economico-finanziario delle aziende sanitarie non solo regionali, che vincolano ad una realistica ricognizione delle risorse umane al fine di un più razionale ed ottimale utilizzo delle stesse”.
Va ricordato, inoltre, che l’ASP è azienda capofila per il CUR (Concorso Unico Regionale) per 142 posti di CPS-Infermieri che vedrà la conclusione definitiva entro il prossimo mese di maggio e che costituirà, secondo norma, lo strumento di copertura del 50% dei posti previsti nel PTFP 2023-2025.
“Le stabilizzazioni effettuate”- ha dichiarato D’Angola- “attestano l’orientamento dell’Azienda a consentire nel rispetto dei vincoli normativi e degli effettivi fabbisogni, il progressivo e graduale incardinamento negli organici a tempo indeterminato del personale precario, ereditato dal periodo COVID, al quale si riconosce l’impegno e l’abnegazione che, nelle annualità 2020-2022, hanno consentito una lusinghiera gestione della pandemia”.
Nell’alveo delle azioni finalizzate ad assicurare l’assoluta garanzia della continuità dell’assistenza e dei servizi, per altro mai a rischio, si colloca anche un’altra Delibera dell’Asp, la DDG 245/23 di proroga ulteriore dei contratti in scadenza: il 15 giugno prossimo per il personale del profilo di Infermiere, il 15 maggio per il personale del profilo di Operatore Sociosanitario, il 31 dicembre per il personale del profilo di Tecnico di Laboratorio.
Alla luce delle variabili relative a vincoli normativi e finanziari in tema di tetti di spesa del personale, percentuale dei posti riservati all’accesso dall’esterno-concorso, ogni azione tesa all’incardinamento negli organici di ruolo dovrà essere, per necessità, modulata in un arco di tempo sufficientemente ampio ed in concorso con le altre aziende regionali. Proprio in ragione del dovuto rispetto richiesto per operatori che sono stati impiegati durante la pandemia da Covid, si impone una realistica e sana trattativa con i sindacati per ricercare soluzioni concrete e possibili ad una problematica che, per intrinseca delicatezza, si presterebbe al rischio di anacronistiche e demagogiche strumentalizzazioni.
Appare opportuno, a tal proposito, fare alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni della Segretaria Scarano della Cgil, inviate alla stampa e facenti riferimento “ai precari in Sanità e alle poche stabilizzazioni che metterebbero a rischio le prestazioni essenziali”. Per il Dg D’Angola, “è infondato quanto dichiarato dalla Segretaria Scarano per cui sembrerebbe che nel triennio 2020/2022 nel comparto sanità non si sia tenuto il passo con il numero delle stabilizzazioni effettuate negli anni precedenti (riferimento anno 2019)”. A tal proposito il Direttore D’Angola- precisa che “il dato reale non corrisponde a quanto affermato apoditticamente con riferimento alle percentuali di stabilizzazione: è evidente, infatti, che nell’ambito sanitario la necessità di fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid-19 ha determinato un aumento esponenziale dei contratti a tempo determinato negli anni presi a riferimento 2020, 2021 e 2022”. I contratti di lavoro a tempo determinato, nelle annualità prese a riferimento, sono stati sottoscritti, per espressa disposizione normativa, sulla base di finanziamenti ad hoc, in deroga al limite di spesa previsto dalla legislazione ordinaria in base a cui, “a decorrere dall’anno 2011 le amministrazioni dello Stato possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009”. In ragione dell’elevato numero di personale contrattualizzato a tempo determinato è evidente che la percentuale di contratti trasformati a tempo indeterminato, ad invarianza dei tetti di spesa del costo complessivo del personale (costo anno 2018), è necessariamente destinata ad abbassarsi.
A titolo esemplificativo, il confronto va fatto sui dati del periodo compreso tra il 2019 e il 2022, in cui per il 2019 sono stati sottoscritti 35 contratti, 133 per il 2020 e altrettanti per il 2021, per scendere a soli 19 contratti nel 2022. Il totale dei contratti sottoscritti nell’arco di tempo sopra riferito è di ben 320 rapporti a Tempo Determinato con personale di vario profilo. Attualmente, 178 sono i Dipendenti a tempo determinato al netto delle Cessazioni e delle Stabilizzazioni già realizzate: tanto attesta e certifica lo sforzo operato dall’azienda per trasformare i contratti a tempo determinato in contratti di ruolo.
Per quanto attiene alle Stabilizzazioni, realizzate a qualunque titolo e nello stesso periodo di riferimento, nel 2019 sono state 12, 10 nel 2020, 24 nel 2021 e 34 nel 2022. A queste cifre, si aggiunge il dato del primo trimestre 2023 che ad oggi ha visto la stabilizzazione di ben 53 soggetti, per un totale complessivo di 133 contratti stipulati in quattro anni e tre mesi.
Sul tema interviene anche l’Assessore Francesco Fanelli il quale dichiara che “si tratta di una procedura tutt’altro che terminata. Attraverso la firma di questi 21 contratti si è proceduto ad una stabilizzazione di parte del personale in graduatoria, nel rispetto del Piano dei Fabbisogni inerenti all’annualità in corso. I numeri sono coerenti con la normativa in materia e le procedure sono state espletate nel rispetto dei tempi concessi”.
“ Ritengo, pertanto, necessario -aggiunge Fanelli- non lasciarsi andare a facili entusiasmi e al contempo astenersi da sterili polemiche, considerato che è stato fatto quanto si doveva e che si sta procedendo nella doverosa considerazione delle aspettative del personale precario a tempo determinato per conseguirne la stabilità; aspettative non meno legittime di quanti hanno partecipato alle procedure concorsuali per infermieri che a breve restituirà alle aziende sanitarie regionali, una graduatoria utile a soddisfare ogni esigenza”.
“Avendo ciò ben chiaro-ha concluso Fanelli- da mesi, siamo impegnati nella ricerca di ogni utile strumento e soluzione che, va ribadito, pur nel rispetto delle norme e dei tempi necessari, consentirà, in un contesto di sana ed equilibrata interlocuzione con le parti sociali, la stabilità lavorativa del personale coinvolto. A tal proposito, è già convocato per martedì 18 aprile, un tavolo di confronto per discutere di eventuali ampliamenti e modifiche al Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale al fine di coordinare e programmare al meglio le stabilizzazioni per i prossimi anni”.