Giovedì 6 aprile 2023 – Panevino, frazione di Tursi (MT), rappresenterà i Prodotti Agroalimentari della Siritide catalogati in una “mappa di comunità” su input di Maria Teresa Montesano, cittadina del borgo.
“A 137 m sul livello del mare, con una posizione strategica nel “cuore della Siritide”, la frazione riveste un particolare interesse per il suo nome che richiama il pane e il vino, immagine della gioia di vivere.
Perché se il pane è la base essenziale del sostentamento, il vino è quel surplus che rende il quotidiano una festa, che trasforma la normalità in occasione speciale. Fedele all’esempio di Cristo, la Chiesa ha sempre usato pane e vino con acqua per celebrare la Cena del Signore – racconta Rudy Marranchelli Direttore dell’Ecomuseo della Siritide – a conclusione delle attività di catalogazione all’interno di una “mappa di comunità” indicheremo il borgo rurale quale luogo per rappresentare i Prodotti Agroalimentari Tradizionali della Siritide. L’iniziativa – conclude Marranchelli – vuole dare sostegno all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Tursi e dei tanti operatori che vedono la rivalutazione di Panevino quale “Borgo del Gusto, una terrazza sullo Jonio”. (SEGUE DOPO LA PUBBLICITA’)
I prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) sono prodotti inclusi in un apposito elenco, istituito dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF) con la collaborazione delle Regioni. L’aggiornamento e la pubblicazione annuale dell’elenco sono a cura del Ministero che ha anche il compito di promuoverne la conoscenza a livello nazionale e all’estero.
Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) è quello di essere «ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni».
Si tratta di “prodotti di nicchia”, con produzioni spesso limitate in termini quantitativi e relative ad aree territoriali molto ristrette, che tuttavia rivestono un importante ruolo dal punto di vista sociologico e culturale, da qui l’impegno dell’Ecomuseo nel contribuire alla diffusione della loro conoscenza.