Sabato 1 aprile 2023 – “Le audizioni fatte ieri hanno evidenziato quanto era già prevedibile. Non c’è solo una sanità in Basilicata che non funziona in termini prestazionali, tra liste di attesa record, emigrazione sanitaria che sfonda i 60 milioni e la mancanza di personale medico e infermieristico. C’è anche una gestione nebulosa del riparto del fondo indistinto in sanità. Questo ancora una volta consente al San Carlo di chiudere in attivo, mentre allo stesso tempo l’Asm è in perdita. E c’è la questione della sanità privata che sta generando un caos senza precedenti.
Oltre che avere i bilanci 2022 in perdita (pare siano 24 milioni di euro, ben oltre i 15 annunciati da Bardi). Ora sarà compito di Fanelli e Bortolan, assente per impegni romani, chiarire in seconda commissione nei prossimi giorni diverse cose. Per altro, avrei voluto convocarli già lunedì ma occorre attendere, al momento, la loro disponibilità per una data successiva.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, Presidente della II commissione Programmazione e Bilancio e capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
“Tra le tante questioni, c’è da chiarire come mai – prosegue Braia – le ripetute mail della DG Asm Pulvirenti nel periodo giugno-dicembre 2021 con le quali si informava il dipartimento sanità dell’evoluzione del bilancio in definizione non sono state considerate, a tal punto da “meritare” un taglio del riparto del fondo rispetto al previsionale di oltre 8 milioni di euro a favore del San Carlo.
Le giustificazioni portate dal DG Spera sono sicuramente plausibili ma non convincono del tutto. Soprattutto, non giustificano la decisione del dipartimento Sanità di far chiudere in positivo il bilancio 2021 dell’Azienda San Carlo di 2.6 milioni di euro e in negativo quello dell’Asm di 2.5 milioni di euro.
Non ci tornano diverse cose, – prosegue Braia – la verità dovrà essere raccontata e spiegata, altrimenti il danno procurato all’azienda Materana nel suo complesso e a chi la dirige sarà evidente. La politica regionale al governo, la maggioranza di Bardi, dovrà assumersi le sue responsabilità.
In commissione abbiamo affrontato anche il capitolo della sanità privata, praticamente presa in giro dalla DGR – di cui chiediamo con forza la revisione – che in mattinata è stata approvata in Giunta. Una delibera annunciata come salvifica e che, invece, a detta dell’unità di crisi, sancisce la fine della sanità lucana.
Dopo 12 mesi di battaglie, riunioni, confronti, impegni assunti anche in sedi istituzionali, il tempo è stato buttato al vento. Era stato promesso il calcolo dei fabbisogni in base al quale ridefinire importi e riparto, che non doveva essere inferiore ai 34 milioni di euro per la sanità privata accreditata ex art. 25 legge 833/1978 spesi nel 2022 di 25 Meuro. Viene da chiedersi se consapevoli di quello che si dice e quello che si fa.
La DGR, invece che assecondare le intese intercorse, prende in giro tutti e fa tornare indietro alla preistoria, cioè al perimetro del DL 95/2012.
Altro che sanità al sicuro caro Assessore Fanelli, conclude il Consigliere Luca Braia. L’impressione è che il mondo sanitario regionale sia totalmente fuori controllo.
Da Presidente della seconda commissione, proverò a convocare di urgenza una seduta straordinaria. In quella sede dovremmo comprendere dai responsabili politici cosa sta realmente succedendo. Dal momento che non è possibile farlo lunedì, allora in consiglio martedì purtroppo sappiamo già quale battaglia doverosamente mettere in campo per il diritto alla salute delle cittadine e dei cittadini lucani.”
Foto di copertina: II commissione Programmazione e Bilancio