Mercoledì 1 marzo 2023 – Si praparano a trascorrere la seconda notte sotto la tenda che hanno installato davanti alla sede della Regione Basilicata in via Verrastro a Potenza.
Sono i lavoratori Rmi/Tis che da ieri protestano per aver riconosciuto diritti che loro ritengono aver maturato.
In particolare chiedono che vengano risolti i problemi relativi alla stabilizzazione e alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro, attraverso il riconoscimento dei diritti minimi di garanzia per un lavoratore, come malattia, contributi, riposi e ferie.
Sollecitano inoltre che venga innalzata la soglia minima dell’Isee per avere accesso ai benefici dei redditi di inserimento e dei tirocini, per rivedere la questione del divieto di cumulo tra reddito di cittadinanza e Rmi/Tis, con ogni sussidio nazionale.
A sostenere la loro protesta i sindacati Usb e del Cub.
Il presidio permanente segue una precedente protesta effettuata lo scorso 8 febbraio ma senza risultati, nonostante gli impegni – ricordano – assunti dal Presidente Bardi.
CON LA PROTESTA, A RISCHIO SERVIZI ESSENZIALI NEI COMUNI
Sostegno ai lavoratori da parte di molti Sindaci i quali richiamano l’attenzione sul rischio di dover sospendere servizi essenziali se i lavoratori continuarenno nel presidio permanente.
A richiamare l’attenzione è il Sindaco di Anzi Maria Filomena Graziadei con un messaggio ai suoi cittadini.
“In considerazione della proclamata adesione di tutti i beneficiari RMI e TIS del comune di Anzi ( n. 21) alla manifestazione ad oltranza comunichiamo ai cittadini – precisa Graziadei – la sospensione delle attività di assistenza domiciliare e della pulizia delle strade erogate dai suindicati beneficiari.
Sarà garantita con altro operatore l’accompagnatore sullo scuolabus solo per le corse obbligatorie e con i dipendenti comunali la pulizia delle strade principali del paese .
L’Amministrazione comunale di Anzi – conclude il Sindaco – esprime il proprio sostegno alla manifestazione ed a quanto rivendicato dai beneficiari del RMI e TIS , che tanto hanno dato negli anni alle nostre piccole comunità”.