Venerdì 24 febbraio 2023 – “Non occorre essere degli appassionati di calcio per sapere che, ad oggi, la squadra del Napoli detiene il primo posto nella classifica del campionato italiano, e non è necessario essere degli ultras per riconoscere che gran parte di tanto successo si deve all’attaccante nigeriano Victor James Osimhen. Dunque, se il Napoli non avesse acquistato il bomber nigeriano, sarebbe la squadra che è oggi? Chi viene da lontano porta ricchezza, l’incontro con l’altro è ricchezza, sempre e in ogni dove”.
Parte dallo sport l’appassionante e toccante discorso tenuto oggi, nell’aula magna del Liceo Scientifico “Pier Paolo Pasolini” di Potenza, da Padre Giscard Kevin Dessinga, padre francescano originario del Congo e professore universitario al servizio degli ultimi in terre lontane in cui il tempo sembra essersi fermato.
Destinatari dell’incontro gli allievi delle classi III C e III E, che hanno potuto far tesoro dell’esperienza di chi, per difendersi dal freddo, non chiude le mani in tasca, piuttosto le apre per godere del calore di un abbraccio.
Bisogna imparare a mettersi nella pelle dell’altro, a guardare lontano dal nostro mondo ovattato e confortevole, bisogna – ha aggiunto padre Giscard – allargare le braccia per condividere con chi non possiede ciò che noi possediamo, bisogna accogliere il diverso da noi, bisogna, in nome della solidarietà, essere felici dell’altrui felicità e tristi dell’altrui tristezza.
Agli studenti che hanno chiesto come tradurre in gesti concreti i termini “condivisione”, “accoglienza” e “solidarietà”, Padre Dessinga ha dato la risposta di chi ripone grande fiducia nelle giovani generazioni e nel loro contributo per costruire un futuro migliore.
Innanzitutto esistono le adozioni internazionali, che permettono di dare una casa a bambini che hanno vissuto solo in orfanotrofio e che non hanno mai pronunciato parole come “mamma”, “papà”, “colazione”.
Le adozioni a distanza consentono invece di rimanere nel paese d’origine ma di avere a disposizione del denaro per soddisfare i bisogni primari e per studiare. Poter frequentare una scuola, magari dopo aver percorso svariati chilometri a piedi, significa avere un’arma potente per sconfiggere totalitarismi e costruire una società più libera.
Finora in Congo, grazie all’operato del Gruppo di Volontariato e Solidarietà che fa capo alla parrocchia S. Anna di Potenza, è stato possibile costruire una casa di accoglienza, per ospitare chi non ha un tetto sotto cui ripararsi e un piatto nel quale mangiare.
In cantiere altri due progetti: la realizzazione di una piccola scuola e di una medicheria, affinché chi è meno fortunato di noi possa godere di istruzione e sanità.
Ai giovani, che hanno ascoltano con interesse problemi che sembrano tanto lontani da loro, Padre Dessinga con un sorriso coinvolgente ha proposto, magari quando saranno un po’ più grandi, un viaggio della solidarietà in uno qualsiasi dei paesi meno sviluppati, per toccare con mano situazioni reali, per noi incomprensibili.
Vedere con i propri occhi persone che non hanno cibo deve far riflettere prima di fare un capriccio di fronte ad una pietanza poco gradita, osservare chi non ha abiti per coprirsi deve rendere meno problematica la scelta dall’armadio di un capo da indossare, scoprire che si può dormire anche in un letto che non è proprio un letto, notare che una doccia non è solo un lusso ma addirittura un’utopia sono esperienze – ha concluso Padre Giscard Kevin Dessinga – che rendono meno egoisti, più solidali, individui migliori, capaci di apprezzare il “senso delle cose”.