Mercoledì 15 febbraio 2023 – “La preoccupazione per questa scelta avventata e troppo ambiziosa per essere realizzata in tempi così brevi – sottolinea l’assessore regionale alle Attività Produttive, Alessandro Galella – non può che preoccuparmi, data la presenza importante in termini occupazionali e produttivi dello stabilimento Stellantis a Melfi.
La dipendenza tecnologica dalla Cina sulla filiera dell’elettrico può diventare realmente un problema tutto italiano, se non si ragiona su tempi che consentano alle industrie di adeguarsi e formarsi, cosa che stiamo facendo in Basilicata già da molto, ma che è un obiettivo di più lungo respiro.
Italia, potenza della componentistica, è la prima a rimetterci. Ad avvantaggiarsene saranno attori esterni all’Europa, ma questo sembra non scalfire esponenti politici del Parlamento europeo che hanno votato a favore di questo provvedimento.
Di altro tenore, e molto incisive, le misure che il Ministro dell’industria Adolfo Urso, ha inteso illustrare ieri, durante l’incontro del Governo con Stellantis e i sindacati che si è tenuto a Palazzo Piacentini a Roma. Tavolo in cui si è discusso degli impegni e dei progetti del Gruppo automobilistico per il nostro Paese. Il ministro ha ricordato come gli incentivi per le auto siano sinora andati in misura maggiore a sollecitare la domanda di auto prodotte da Stellantis, sebbene per meno della metà su modelli fabbricati in Italia. Problema sul quale il nostro governo intende porre rimedio, destinando incentivi che siano a beneficio reale della produzione che avviene nelle nostre regioni, direzionando finalmente aiuti diretti a chi lavora sul territorio.
Un grande risultato e una grande attenzione che mostrano la netta posizione di questo governo, mai subalterno alle scelte europee”, aggiunge l’assessore di Fdi Galella.
“Gli stessi sindacati hanno convenuto sulle dichiarazioni del Ministro, evidentemente attente agli investimenti futuri e la programmazione, come dimostrato dalle risorse pubbliche conferite a Stellantis con i contratti di sviluppo e gli accordi per l’innovazione, per oltre 2,7 miliardi, così come con il fondo pluriennale automotive con una dotazione di 8,7 miliardi di euro fino al 2030, che consentono il rafforzamento della produzione in Italia soprattutto nei modelli e componenti che assicurano lo sviluppo tecnologico secondo gli obiettivi della sostenibilità ambientale e indirizzati a rafforzare la filiera nazionale”.