Sabato 11 febbraio 2023 – Non convince il Sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano, la risposta che l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico sul problema del max impianto eolico che dovrebbe sorgere sul territorio di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, con opere che toccano anche i territori di Picerno e Tito.
Andiamo con ordine. Con una nota del 9 febbraio scorso, Giodano esprime tutta la sua preoccupazione per il fattto che “Il 30 dicembre 2022 la Giunta Regionale ha (nuovamente) concesso la proroga del termine di Validità del Giudizio favorevole di Compatibilità Ambientale, al fine di poter dare corso all’inizio e all’ultimazione dei lavori di costruzione dell’impianto di mega eolico (12 aerogeneratori da 2MW) tra Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, con opere di connessione che interesseranno anche il comune di Picerno e il comune di Tito. Si tratta dello stesso impianto, per cui, nel 2021, la stessa Regione Basilicata si era espressa in maniera sfavorevole, sulla base di una serie di eccezioni sollevate sia dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Basilicata, sia dal nostro comune.
“Oggi – dichiara Giordano -, la Regione Basilicata, senza convocare la necessaria Conferenza dei Servizi e senza ottemperare alla sentenza del TAR Basilicata n.467/2021 (tra l’altro richiamata più volte nel provvedimento), ha concesso la proroga del termine di Validità del Giudizio favorevole di Compatibilità Ambientale (concesso la prima volta ben 9 anni fa) al fine di poter dare corso all’inizio e all’ultimazione dei lavori di costruzione del progetto di che trattasi, andando contro le sue stesse determinazioni dello scorso anno. Come più volte rilevato sia da parte nostra che da parte della Soprintendenza, il progetto impatterebbe in maniera pesantissima in aree di grande pregio naturalistico e storico tra i comuni sopracitati (sarebbe sufficiente ribadire che lo stesso impianto sorgerebbe a margine della Zona Speciale di Conservazione delle Cascate del Vallone del Tuorno – Bosco Luceto, della Torre di Satriano e di tante altre aree di pregio storico e naturalistico)”.
Inoltre la realizzazione della progettualità andrebbe contro le stesse programmazioni di sviluppo e di valorizzazione turistica attuate dal medesimo dipartimento Ambiente della Regione Basilicata: faccio riferimento, per esempio, alla valorizzazione della meravigliosa area protetta (ZSC – Zona Speciale di Conservazione) del Vallone del Tuorno – Bosco Luceto, per cui proprio il Comune di Vietri di Potenza è già assegnatario di un finanziamento e sta attuando un progetto di valorizzazione turistica a valere sull’Avviso Pubblico “Infrastrutture Verdi” (avviso pubblico promosso dallo stesso Dipartimento regionale che oggi si è espresso favorevolmente rispetto al progetto di cui trattasi).
“Per tutte queste ragioni – ha fatto sapere Giordano – ho scritto alla Giunta Regionale, all’Assessore all’Ambiente Latronico e agli uffici coinvolti: agli stessi ho rappresentato la criticità sopra-descritta e ho chiesto di porvi rimedio. Dopo 6 anni dalla mia elezione a sindaco, è sconfortante prendere atto, ancora una volta, che occorre più tempo per difendere il proprio territorio piuttosto che lavorare per la sua promozione. Agricoltura, ambiente, sviluppo, turismo sostenibile, transizione energetica….tutte belle parole! Occorrerebbe comprendere però qual è la strada che effettivamente si ha intenzione di percorrere. La salvaguardia ambientale e la tutela della nostra terra dovrà avere sempre la priorità, dal momento che rappresentano il punto di partenza per ogni tipo di sviluppo. Sono sicuro di poter contare sul supporto di tutta la comunità di Vietri di Potenza, dei comitati e di tutte le altre comunità coinvolte, al fine di preservare il nostro territorio”.
“Sia chiaro – ha concluso – non siamo “contro” le rinnovabili, siamo contro la devastazione dei nostri territori e rimaniamo favorevoli a progetti “sostenibili”.
La risposta dell’assessore Latronico
“La proroga di VIA per il progetto di impianto eolico in Vietri di Potenza era un atto dovuto, date le condizioni immutate del contesto ambientale ed è stata rilasciata unicamente ai sensi di norma e in ottemperanza al giudicato del TAR di Basilicata”. Lo afferma in una nota l’assessore regionale all’ambiente ed energia, Cosimo Latronico. “A ogni modo – sottolinea Latronico – giova ricordare che la realizzazione dell’impianto potrà avvenire solo a seguito di rilascio di autorizzazione unica energetica.
La Regione ha già emesso una pronuncia sfavorevole in tale procedimento riguardante la proroga, ma tale decisione della Regione Basilicata è stata annullata dal TAR Basilicata, il quale in più parti della sentenza enuncia la necessità di svolgere la valutazione della compatibilità paesaggistica in seno alla conferenza di servizi di cui all’art. 12 del dlgs 387/2003, cioè nella successiva fase di rilascio dell’autorizzazione unica energetica.
Tale conferenza di servizi dovrà essere convocata solo a valle della proroga di VIA. Per cui l’allarmismo di queste ore non è in alcun modo giustificato”, conclude Latronico rispondendo così al sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano”.
Cosa contesta il Sindaco Giordano dopo la risposta di Latronico
“Riguardo al progetto di mega-eolico di Vietri di Potenza-Savoia di Lucania-Picerno-Tito, non possiamo condividere il punto di vista dell’assessore Latronico.
In generale – aggiunge Giordano – non è ammissibile emettere un provvedimento di proroga del giudizio di compatibilità ambientale, emesso quasi 10 anni fa, senza aver valutato la progettualità rispetto a tutte le nuove norme intervenute. Non appare giustificabile il suo tentativo di sminuire le circostanze rappresentate, nella misura in cui l’oggetto della sentenza citata (n. 467/2021) era proprio la “proroga del giudizio di compatibilità ambientale””.
“Pertanto – ha continuato il Sindaco Giordano -, le indicazioni fornite dal Tar, in ordine alla necessità di riunire in Conferenza dei Servizi tutti gli enti coinvolti, è evidentemente riferita alla fase iniziale (proroga del giudizio di compatibilità ambientale) e non certo solo ad una fase successiva. Ecco perché l’eventuale “contesto ambientale immutato”, i relativi vincoli sopraggiunti (vedi area ZPS del Vallone del Tuorno-Bosco Luceto) e le nuove norme intervenute, andrebbero valutate, fin dall’inizio, in Conferenza dei Servizi e non certo “d’ufficio”, come nel caso di specie.
Ad ogni buon conto – conclude Giordano – nella nota trasmessa alla Regione Basilicata ho indicato in maniera puntuale tutti i riferimenti normativi del caso”.