Venerdì 3 febbraio – La notizia la riporta sulla pagina della Basilicata de La Gazzetta del Mezzogiorno, Massimo Brancati.
Un alunno dell’istituto comprensivo di Lagonegro si è presentato in classe con una pistola cal. 7.60 e, in base a quanto è dato sapere, l’avrebbe puntata contro un compagno. Per fortuna l’arma, legalmente detenuta dal padre o dallo zio (da chiarirne la provenienza), era scarica.
Perchè l’abbia fatto è all’esame dei Carabinieri che sono intervenuti su richiesta del dirigente scolastico informato di quanto accaduto. Carabinieri che stanno anche verificando come mai la pistola sia finita nelle mani di un minore.
A segnalare il comportamento dell’alunno è stata una sua compagna di classe che ha avvertito l’insegnante.
Al collega Brancati il dirigente scolastico, Vito Carlomagno, ha dichiarato che l’alunno, sospeso per quattro giorni dalle lezioni, non avrebbe avuto nessuna intenzione di minacciare i compagni. Forse un atto di esibizonismo che rimane comunque grave.