Venerdì 3 febbraio 2023 – Prendi un esponente del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità che con passione presenta un progetto che spazia dall’impegno sociale alla salvaguardia dell’ambiente, prendi degli studenti delle classi seconde che si lasciano coinvolgere dall’idea di contribuire alla formazione di un grande bosco diffuso della legalità, e nasce una lezione all’insegna della interdisciplinarietà, in cui le scienze ambientali, con il contributo dell’informatica, si mettono al servizio dell’educazione civica, nel ricordo della storia recente della nostra Italia.
Il Liceo Scientifico di Potenza Pier Paolo Pasolini, per iniziativa della Dirigente Scolastica, professoressa Tiziana Brindisi, e del Dipartimento di Scienze Naturali, partecipa al progetto nazionale voluto dal Ministero della Transizione ecologica e dall’Arma dei Carabinieri per sensibilizzare i più giovani al rispetto della Natura, senza il quale non ci può essere rispetto per se stessi e per l’altro.
Una pagina “nera” del nostro passato, ovvero l’uccisione del magistrato Giovanni Falcone per mano della mafia nel 1992, diventa occasione di riflessione per ragazzi che vengono invitati a guardare al futuro.
Dal maestoso albero di ficus che cresce nei pressi della casa palermitana del giudice Falcone, simbolo di vita e dell’impegno dello Stato nella lotta contro le organizzazioni malavitose, sono state prelevate alcune talee che vengono donate agli istituti scolastici, per essere messe a dimora.
Gli studenti del Liceo Pier Paolo Pasolini sono stati tra i pochi in Basilicata ad essere omaggiati della preziosa pianta.
Quest’ultima arricchirà il “Grande bosco diffuso” creato dai vari Istituti che hanno aderito all’iniziativa e che sarà visibile su un’apposita piattaforma Web. Un algoritmo permetterà di confrontare le curve di accrescimento delle piante con i dati relativi allo stoccaggio di anidride carbonica.
Quella a cui hanno assistito gli studenti non è stata solo una lezione sulla biodiversità, sull’importanza della forestazione, sull’esigenza di contenere l’aumento della temperatura globale, argomenti già di per sé degni dell’attenzione delle nuove generazioni, ma piuttosto un messaggio concreto ad agire per migliorare il nostro domani.
L’esempio del piccolo seme che impiega del tempo per germogliare e per diventare “grande” è un invito a procedere per piccoli passi, senza avere fretta di bruciare le tappe, nella consapevolezza che ogni giovane può contribuire al futuro.
Ricevere in dono una pianta significa prendersi la responsabilità della sua crescita e contribuire alla salute dell’ambiente. Averne cura significa amare se stessi e l’altro, condizioni indispensabili perché la vita di oggi possa sviluppare al meglio le radici di domani.