Venerdì 27 gennaio 2023 – Reazioni a vario livello dopo la presentazione del piano sanitario sul quale si registrano consensi ma anche tante critiche.
ROBERTO CIFARELLI (PD)
Eravamo stati convocati per la presentazione del nuovo piano sanitario regionale, ma il piano non c’è. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
La sensazione è che il Presidente Bardi, preso dal voler a tutti costi ricandidarsi a Presidente, tenta una anticipazione di campagna elettorale per spiazzare i suoi riottosi alleati politici ingannando i lucani.
Presentare l’aggiornamento dei dati di analisi della situazione sanitaria della Basilicata, dopo averlo già fatto attraverso la coppia Leone-Esposito nel settembre del 2021, senza esplicitare le reali intenzioni e le scelte in materia sanitaria, rappresenta un atto politico fumoso ed arrogante. Una vera e propria operazione di distrazione di massa.
Tutti coloro che sono stati invitati nelle giornate di ieri e di oggi sono rimasti delusi e presi in giro di fronte al prestigiatore politico Bardi.
I cittadini lucani sono alle prese con le liste di attesa che ancora non diminuiscono. Mi propongo di accompagnare il Presidente Bardi a fare visita agli sportelli CUP per fare in modo che se ne renda conto”. Lo stesso Direttore dell’Agenas, Mantoan, ha dichiarato di essersene reso conto!
Che con Bardi Presidente e Leone e Fanelli assessori la sanità sia il settore che in Basilicata ha subìto evidenti passi indietro è un fatto che difficilmente può essere messo in discussione e siccome non mi annovero tra coloro che auspicano il tanto peggio tanto meglio, consiglio al Presidente Bardi di smetterla di fare finta di avere la situazione sotto controllo quando la situazione non è sotto controllo.
spettiamo di avere notizie vere e certe sul nuovo piano sanitario regionale. La situazione è talmente imbarazzante , che non sarà né un’operazione di maquillage, né di manutenzione ordinaria del sistema che potranno migliorare in meglio la situazione e garantire un diritto alla salute oramai palesemente negato”.
DONATO PESSOLANO (AZIONE)
“La presentazione delle linee guida per la stesura del Piano Sanitario Regionale è stata una buona occasione di confronto tra le parti che, ci auguriamo, possa portare in tempi brevi alla redazione del Piano Sanitario Regionale“. Così commenta il segretario regionale di azione, Donato Pessolano, a margine della presentazione avvenuta oggi presso l’auditorium dell’AOR San Carlo di Potenza.
“Dal dibattito con i sindaci – continua Pessolano- i rappresentanti dei sindacati e gli operatori sanitari sono emerse le diverse criticità che il sistema sanitario regionale accusa e che non sono ancora state affrontate.
Come sosteniamo da diverso tempo, la giunta regionale deve investire fortemente nella Sanità territoriale, della telemedicina, nel potenziamento della rete oncologica su scala regionale e del sistema delle acuzie, anche per quanto riguarda il post degenza, senza dimenticare l’abbattimento delle liste d’attesa, fondamentale per garantire le cure e la prevenzione necessaria per cittadini e fermare l’emigrazione sanitaria che comporta costi significativi per le famiglie lucane.”
“Per la salute dei lucani – conclude il leader di Azione Basilicata – i bonus a scadenza non bastano, servono una determinata e capillare capacità di investimento e la riscrittura delle politiche sanitarie regionali, basandosi innanzitutto sui dati, i numeri, le risorse umane e sulle eccellenze che la nostra regione può vantare.”
CGL, CISL, UIL
Ancora una volta, dopo quattro anni di immobilismo e nel mentre la sanità lucana attraversa un momento molto difficile, il piano socio sanitario, annunciato nella comunicazione delle settimane scorse, nei fatti è ancora da costruire.
Il Documento tecnico sul Piano sanitario, analogamente a quello presentato dalla stessa Agenas a settembre 2021, è ancora un mera raccolta e analisi di dati riaggiornati al 2022, priva di una linea progettuale sul sistema sanitario regionale.
Neppure un embrione di un piano per il rilancio della sanità lucana, che consenta il superamento delle criticità messe a nudo dalla pandemia e che preveda il rafforzamento della medicina del territorio, la rivisitazione della rete ospedaliera, il rilancio dell’assistenza socio-sanitaria.
Siamo ancora ai preliminari di quella che dovrebbe essere una piattaforma delle linee e degli interventi necessari per una inversione di tendenza e per consentire la piena fruizione nella nostra regione di un diritto fondamentale come quello alla salute.
Si ripristini il metodo e il merito della buona programmazione sanitaria aprendo il confronto con le organizzazioni sindacali e con le altri parti sociali, a partire proprio dall’adozione del nuovo piano socio sanitario, per ripensare i percorsi di riorganizzazione che si svilupperanno nei prossimi anni attraverso la digitalizzazione e l’assistenza territoriale.
Le risorse sono disponibili, in primis quelle del PNRR. Si mettano a valore anche per affrontare le criticità più immediate (mobilità passiva, liste di attesa, carenza di personale ecc…).
Cgil, Cisl e Uil sono indisponibili a svolgere il ruolo dei ratificatori ex post e ribadiscono la necessità che le parti sociali partecipino attivamente alla costruzione del massimo strumento di programmazione sanitaria per rafforzare l’offerta sanitaria, socio sanitaria e socio assistenziale della Basilicata.
CISL FUNZIONE PUBBLICA
«La fotografia del contesto sanitario di Basilicata che ci ha presentato oggi il presidente dell’Agenas, oltre ad offrire lo spunto per il riordino del sistema sanitario regionale, ci consegna una situazione fortunatamente non catastrofica ma con grandi punti di debolezza che grazie alle risorse del PNRR e alla sinergia tra istituzioni, aziende sanitarie e sindacati possono essere superati».
Così il segretario generale della Cisl Fp Basilicata Giuseppe Bollettino questa mattina a margine del convegno di presentazione del piano sanitario regionale a Potenza. «È importante l’apertura del confronto su questo tema e come Cisl non faremo mancare le nostre proposte per migliorare il piano. La nostra idea è che la sanità territoriale vada centrata sulle realtà e sulle caratteristiche geografiche della regione affinché l’esercizio del diritto alla salute sia realmente universale».
Bollettino considera «auspicabile sollecitare una riformulazione della rete ospedaliera, garantendo e rafforzando la funzionalità delle strutture attualmente esistenti, con la presenza di personale sanitario medico e del comparto, attualmente in affanno per l’annosa carenza. Gli ospedali distrettuali sono in sofferenza per la carenza di infermieri e operatori socio-sanitari, specie nel territorio del materano. In particolare, l’ospedale distrettuale di Stigliano registra nel reparto hospice una tale carenza di personale da non riuscire a coprire i turni se non facendo ricorso al personale degli altri presidi, determinando così anche in questi ultimi notevoli difficoltà. In attesa dei concorsi, che avranno comunque tempi lunghi, occorre un intervento immediato per rafforzare gli organici e assicurare la piena funzionalità dei presidi sanitari in tutta la regione, a partire dalle aree interne e periferiche».
CONFSAL
Gerardo de Grazia (Confsal Basilicata): “Accogliamo positivamente la proposta sul piano sanitario regionale, presentata oggi presso l’auditorium del San Carlo di Potenza ma, riteniamo che la parte più difficile sia, la realizzazione.
La Basilicata ha il numero di posti letto più basso d’Europa. Bisogna, assolutamente, sopperire al gap, puntando all’assistenza domiciliare, per le categorie dei più fragili.
Dall’incontro è venuta fuori una realtà, già tristemente nota, ovvero, la migrazione sanitaria, i Lucani scelgono di curarsi o nelle regioni confinanti o in Lombardia.
La nostra regione, ha il potenziale per diventare riferimento nel mezzogiorno, i dati forniti da AGENAS devono necessariamente indirizzare il programma di rilancio della sanità Lucana.
Nello specifico, potenziare la rete RSA, rendere il CROB responsabile del coordinamento regionale in materia oncologica, recupero delle liste di attesa e riattivare l’Hospice a Matera.
Bisogna cominciare a ragionare sul risultato finale che si vuole raggiungere, altrimenti si corre il rischio di costruire un puzzle senza avere l’immagine\foto di quello che sarà.
In futuro, come suggerito più volte, spero in un maggiore coinvolgimento dell’università e della facoltà di medicina.
La conoscenza e la ricerca sono il carburante per una Sanità di qualità ,capace di offrire servizi all’altezza, oltre a diventare appetibile in termini occupazionali”.