Lunedì 16 gennaio 2022 – Domenica, 22 gennaio, alle 11, nella sede della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai (foto di copertina) sarà presentato il Fondo Leonard Covello.
Collezione di libri, documenti sonori e fotografici, carte acquisiti grazie a un progetto di collaborazione tra la Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai e il Centro Studi internazionali Lucani nel Mondo, per essere messo a disposizione di studiosi, ricercatori, operatori scolastici, e in genere della comunità Aviglianese.
Alla conferenza stampa, coordinata da Renato Cantore, interverranno i presidenti della SOMS, Donato Salvatore e del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo Luigi Scaglione.
Saranno presenti il sindaco di Avigliano Giuseppe Mecca, l’assessora alla cultura Angela Maria Salvatore, e il presidente dell’Unitre Carlo Onorato, e, giunti per l’occasione dalla Sicilia, i collaboratori di Covello Giorgio Giunta e Concetta Di Raimondo, che hanno custodito per decenni questo prezioso materiale documentario, decidendo ora di farne omaggio alla comunità aviglianese.
La storia di Leonard Covello è raccontata da Renato Cantore nel suo ultimo libro “Arlem, Italia”.
Emigrato da Avigliano all’età di nove anni, Leonard Covello è stato educatore, sociologo e attivista sociale e ha legato la propria esistenza personale a quella della comunità italiana di East Harlem. Tra i primi laureati italiani alla Columbia, ha guidato la battaglia vittoriosa per il riconoscimento della lingua italiana nel sistema pubblico americano, è stato fondatore e preside per oltre vent’anni della Benjamin Franklin High School, esempio ineguagliato di scuola integrata nella comunità, docente in varie università americane, impegnato in istituzioni pubbliche per la tutela degli immigrati e delle fasce più deboli della popolazione.
Ritiratosi dall’insegnamento, nel 1972, su invito di Danilo Dolci decise di trasferirsi in Sicilia, per collaborare allo sviluppo della rete di centri sociali ed educativi che Dolci aveva realizzato nella parte sud orientale dell’Isola.
Dopo il suo rientro in Italia visse a Messina, ospite di una delle sue prime allieve a New York, figlia di emigranti, tornata nella città di origine.
Alla sua morte, nel 1982, Covello ha lasciato i libri cui era più legato, una serie di documenti sonori e fotografici, carte, corrispondenza, oggetti vari, custoditi con cura da due dei suoi più stretti collaboratori, Giorgio Giunta e Concetta di Raimondo, contattati dai ricercatori del Centro Studi.
I due coniugi hanno dato la volentieri la loro disponibilità al trasferimento ad Avigliano di questa preziosa documentazione, e l’operazione di “ritorno a casa” di Covello è stata resa possibile grazie alla immediata e entusiastica adesione della SOMS, che accoglie ora il fondo nella sua sede.
Si chiude così idealmente la parabola di una vita, tornando al punto di partenza, e si rende onore a un grande aviglianese, la cui importanza forse non è stata finora valorizzata come meritava.
Il “fondo Covello” trasferito ad Avigliano consta in particolare di oltre trenta nastri magnetici, alcune centinaia di fotografie, circa 50 faldoni di corrispondenza, appunti, documentazione, decine di riconoscimenti ottenuto da Covello nell’attività accademica, una piccola biblioteca, oggetti e memorabilia, ricordi personali.
In occasione della presentazione ufficiale del fondo, sarà allestita una piccola mostra di alcuni dei reperti più significativi.