Giovedì 12 gennaio 2023 – Dopo una lunga trattativa ed a seguito delle assemblee con i lavoratori, finalmente è stato sottoscritto dalla UILM e dalla FIM e dalla RSU di stabilimento il rinnovo dell’accordo di secondo livello all’interno della Maersk Safety Services Italia, società controllata dalla multinazionale danese conosciuta in tutto il mondo con una sede operativa in Basilicata con oltre 300 dipendenti le cui attività vengono esplicate all’interno del Centro Oli di Viggiano e quello di Tempa Rossa.
Dunque, un’azienda specializzata e qualificata in ambito della sicurezza all’interno dei nostri due centri oli che, nel corso degli anni, attraverso un costruttivo confronto sindacale, ha dimostrato, anche durante la pandemia con il riconoscimento di circa mille dollari a ciascun dipendente, non solo di saper ascoltare le richieste sindacali ma di tradurle in fatti concreti proprio attraverso il rinnovo dell’integrativo aziendale.
Un grande risultato per noi della UILM, dell’RSU – si afferma in una nota sindacale- che da sempre ha lavorato per accrescere il valore economico e professionale delle nostre maestranze, come dimostrano le ultime elezioni per il rinnovo della RSU/RLS, in cui circa il 70% degli aventi diritto ha scelto la UILM ed i suoi candidati, assegnando 4 seggi su 6 alla nostra Organizzazione.
Un lungo percorso iniziato nel 2017 a seguito di un complicato cambio di appalto ma che ha in questi anni sicuramente contribuito a valorizzare le professionalità all’interno della Maersk, basti ricordare 148 livelli assegnati, 184 stabilizzazioni a tempo indeterminato, 1 premio di risultato che ha ridistribuito oltre 2500 euro annui a cui si devono aggiungere altri elementi economici di oltre 2000 euro annui.
Un accordo storico e di valore; un accordo che apre a nuovi mondi e a nuovi modi e soprattutto che rivolge uno sguardo vero e concreto al valore ed alla dignità dei lavoratori in quanto persone che si traduce nel mettere in campo tanti strumenti anche innovativi volti alla tutela, al sostegno della genitorialità e a migliorare il work life balance, ovvero il rapporto tra lavoro e vita privata di ciascun dipendente.
30 punti caratterizzano l’accordo che consente in primis di accrescere il valore economico del premio di risultato che raggiungerà cifre importanti per il territorio lucano che nella vigenza contrattuale potrà ridistribuire somme all’incirca di 4000 euro.
Cresce il PDR e crescono altri elementi economici, già strutturati in busta paga, con un incremento di oltre il 20% che a regime toccheranno una cifra pari a circa 3000 euro.
Ma non solo crescita economica.
La Maersk diventa un laboratorio di idee ed innovazione anche dal punto di vista sindacale: tutela di chi purtroppo vive una precaria condizione sanitaria e per costoro le parti hanno condiviso di andare in deroga al contratto nazionale in favore dei lavoratori stabilendo l’eliminazione del periodo di comporto e quindi l’impossibilità di licenziare e dunque col mantenimento del posto di lavoro; l’istituzione della banca ore solidale, sempre per coloro i quali vivono una difficoltà, in cui i lavoratori insieme all’azienda sosterranno il collega in un sistema solidaristico di ore messe a disposizione da entrambe le parti; altresì in caso di grave infermità o di morte di un lavoratore, l’azienda assumerà un familiare entro il primo grado di parentela.
Si guarda al futuro senza tralasciare i figli dei dipendenti ai quali verrà riconosciuto un sussidio all’università da parte della direzione aziendale di un importo pari a 500 euro che servirà per sostenere, almeno per il primo anno, le spese e le tasse universitarie; e non solo, la possibilità di riconoscere 300 euro ai dipendenti Maersk che conseguono la laurea in costanza di rapporto di lavoro.
Viene incrementata la percentuale di Cometa a carico aziendale del 30% e dunque il contributo passerà dal 2% al 2,30%; per quanto riguarda il fondo sanitario Metasalute tutti i dipendenti della Maersk potranno beneficiare del piano integrativo A, il cui costo sarà a carico dell’azienda, e ciò si tradurrà in maggiori prestazioni e miglioramenti dei massimali.
Invece, per l’accrescimento professionale si sperimenta il nuovo concetto, anche attraverso l’istituzione di una commissione bilaterale, del VAL: valorizzazione e crescita professionale dei dipendenti attraverso il riconoscimento di un superminimo non assorbibile annuo a seguito del raggiungimento di obiettivi condivisi dalle parti.
L’accordo prevede anche, in continuità con quello del passato, l’ulteriore riconoscimento di altri 80 livelli e ciò anche grazie al nuovo inquadramento professionale previsto dal CCNL Metalmeccanico.
Altresì verrà riconosciuto per tutti i dipendenti coinvolti nell’appalto precedente l’anzianità convenzionale e con essa anche un superminimo individuale non assorbile del valore di uno scatto riparametrato al livello di appartenenza.
Storia sindacale che si concretizza con il riconoscimento del sesto scatto di anzianità, il contratto nel prevede 5, dopo soli 12 mesi dalla maturazione del 5°.
Riconoscimento anche di una maggiorazione sul turno centrale del 10% in caso di riaggiudicazione dell’appalto e non solo, verrà riconosciuto anche la cosiddetta uscita dei tre turni al turno centrale conservando circa il 20% delle maggiorazioni dei tre anni precedenti, che salirà al 35% a partire dal 2024.
Altresì per le mamme o per i papà monogenitore dal secondo mese al sesto mese l’astensione facoltativa che oggi è retribuita per legge al 30% verrà implementata di un ulteriore 30% totalmente a carico aziendale.
Dunque, più tutele per le lavoratrici madri non solo attraverso l’astensione facoltativa ma anche attraverso la possibilità di richiedere il part time ma soprattutto attraverso misure concrete per le donne eventualmente vittime di violenza di genere.
Altresì è stata concordata l’implementazione del congedo di paternità accrescendolo di due giorni ed una estensione della legge 53 che potrà essere utilizzata per ogni evento luttuoso occorso.
Infine verrà riconosciuta in caso di malattia lunga o infortunio (non in itinere) una maggiorazione aggiuntiva del 16%.
Si cresce nel salario, nelle competenze, ma anche nella formazione continua attraverso anche il fondo delle nuove competenze la cui formazione è stata dibattuta nella nuova commissione paritetica istituita all’interno della Maersk.
Si tratta per tutto quanto detto di un grande accordo che è congruo ad una azienda, la Maersk, che insieme al sindacato vive il mondo del lavoro con sguardi attenti ed attenzionati alle necessità concrete dei propri dipendenti.
Professionalità che crescono e si accrescono anche nei numeri basti vedere le stabilizzazioni di circa 184 lavoratori negli ultimi anni e nel nuovo integrativo, anche attraverso il bacino delle professionalità aventi un contratto a tempo determinato, costituito nel suddetto accordo, si è giunti alla condivisione della prelazione dei suddetti lavoratori in caso di assunzioni a tempo indeterminato.
“Insomma, il rinnovo dell’accordo integrativo in Maersk – conclude la nota sindacale – è riassumibile per noi in poche parole: storia sindacale senza precedenti che davvero ci inorgoglisce come organizzazione sindacale ma soprattutto consente davvero ai lavoratori di avere nuovi strumenti e nuove opportunità di crescita all’interno della Maersk, che si è dimostrata negli anni e nel suddetto rinnovo non solo una grande azienda nei numeri ma anche una azienda dell’Oil&Gas che ha la capacità di guardare alle esigenze concrete del mondo del lavoro.
Foto di copertina: lavoratori della Maersk Safety Services Italia in assemblea