Lunedì 26 dicembre 2022 – “Gli agricoltori lucani hanno sperato di trovare sotto l’albero di Natale il nuovo assessore regionale alle Politiche Agricole e adesso sperano che possa avvenire con la calza della Befana, nella tradizione contadina particolarmente disponibile ad esaudire i desideri”.
Si affidano alla Befana gli agricoltori lucani. E non è solo una battuta, considerando i problemi che investono il settore, problemi dei quali si fa portavoce in una nota la Cia-Agricoltori di Basilicata.
“In Basilicata – si afferma in una nota – siamo senza guida in uno degli Assessorati fra i più importanti della nostra economia, vitale per oltre 50.000 famiglie, siamo di fronte ad una incomprensibile sottovalutazione, non comprendiamo le ragioni di tale atteggiamento, l’agricoltura e gli Agricoltori lucani hanno un peso nella nostra economia e una dignità imprenditoriale che rivendica buon governo e visione ma purtroppo da circa 3 mesi continua registriamo indifferenza, residualità e marginalizzazione.
Auspichiamo per il 2023 vi sia un cambio di passo, una maggiore attenzione e la politica e le Istituzioni locali si rendano conto di quanto si sta consumando e della vitale rilevanza che oggi riveste il settore primario per l’economia e la società lucana.
Abbiamo rilevanti questioni aperte, lasciate colpevolmente aggravarsi e che purtroppo rischiano di sfociare in sconforto e abbandono ed impoverire ancor di più ampie aree del nostro territorio soprattutto interne e montane. In sintesi:
– Costi alle stelle per produrre e nessuna misura di contrasto in particolare su energia, carburanti, mezzi tecnici, cartelle di bonifica, burocrazia.
– Questione danni da fauna nessuna decisione concreta per portare in equilibrio nei nostri territori la popolazione di ungulati, anzi spendiamo ingenti risorse per indennizzare in modo inadeguato Agricoltori e Cittadini e apriamo inutili contenziosi, mentre migliaia di aziende
– Chiudere bene la programmazione transitoria 21/22, orientare la nuova 23/27 e lavorare per incidere e ritagliarsi margini di adattabilità dal Piano strategico nazionale partecipando ai tavoli nazionali e alla Conferenza Stato Regione.
– Il PNRR e le filiere nazionali agroalimentari, agroenergetiche e le misure di accompagnamento del PSR Regionale.
– Le risorse sul versante del piano invasi e le misure per prevedere interventi e adeguamenti infrastrutturali per la corretta gestione e uso della risorse per fini irrigui.
– Adeguamento delle disposizioni in materia di concessione dei patrimoni fondiari e armentizio in specie per gli allevamenti estensivi.
Queste sono una parte delle cose che volevamo e vogliamo discutere da mesi.
Lo vogliamo fare con responsabilità e senso delle Istituzioni, lo vogliamo fare ai tavoli deputati, attraverso un confronto serio con le Istituzioni Regionali.
Chiediamo un normale e doveroso confronto su cose che fanno bene alla Basilicata sono le assenza della nostra economia, sono il marchio distintivo del buon governo dei nostri territori per garantire benessere e stabilità.
I comitati esecutivi di CIA Agricoltori Italiani di Potenza e Matera, attraverso i Presidente Giuseppe Stasi e Giannino Lorusso e il Coordinatore Regionale Donato Distefano, hanno colto l’occasione delle festività natalizie per trasferire a tutte le aziende un sentito ringraziamento per ciò che riescono a fare e garantire in questa particolare fase sul versante delle produzioni alimentari non facendo mancare – proprio come sta avvenendo in queste feste – gli alimenti essenziali sulle tavole delle famiglie Italiane e Lucane.
Un ulteriore anno dopo il Covid pieno di incertezze, speculazioni, turbative di mercato, squilibri nelle filiere frutto anche degli sconvolgimenti geo-politici e geo-economici si chiude e si presenta il 2023 che purtroppo da quello che riusciamo ad intravedere – sottolineano i dirigenti Cia-Agricoltori – non si preannuncia diverso da ciò abbiamo visto e registrato. Nessun miglioramento sul versante economico-produttivo, non vi sono segnali favorevoli di stabilizzazione per ritornare a crescere e produrre per generare occupazione, benessere e coesione sociale.
Sicuramente vi sono problematiche e tematiche che per la loro portata e loro dimensione sono di origine mondiale, sono frutto di dinamiche globali, spesso non riusciamo a comprenderne ragioni e ricadute e che riverberano sul nostro quotidiano effetti devastanti producendo aumenti e difficoltà di approvvigionamento a partire dall’energia, passando a servizi essenziali alla persona compreso alimenti e farmaci.
Per questa ragione per CIA Agricoltori Basilicata in questa delicata e complessa fase, assume uno straordinario valore una sorta di garanzia aggiuntiva per la nostra regione, quello di poter affrontare queste inaspettate e pesanti criticità e perduranti turbative con assoluto buon senso da parte delle Istituzioni locali.
Oggi assume valore garantire ordinarietà e quotidianità nei contesti locali, osiamo affermare che molte dei disagi che si vivono in contesti urbani ad alta densità demografica oggi noi potremmo evitarli cosi come fatto per i temi energetici offrendo soluzioni e normalità, dando garanzie sulle cose concrete e basiche e che assumono connotati vitali per cittadini famiglie e imprese, proprio in un momento di grande incertezze che vive il pianeta e il sistema Italia e in essa il mezzogiorno e la Basilicata con tutti i ritardi e divari che presenta.
Purtroppo in Basilicata per ciò che riguarda e specificatamente per il settore agricolo e agro-alimentare non siamo in grado di contribuire questa iniezione di normalità, a governo delle cose concrete, al contingente oltre a non attenuare gli effetti negativi in particolare verso i sistemi produttivi locali ed in essi le aziende e le PMI anche del settore agricolo-alimentare.