Giovedì 16 dicembre 2022 – “Sullo stato della sanità lucana la Corte dei Conti conferma tutti i nostri timori manifestati in questi anni”.
Lo afferma all’indomani della sentenza, il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa (foto di copertina), richiamando alcuni aspetti della relazione del magistrato Lorenzo Gattoni, “dove – dice – viene evidenziata la preoccupante assenza di adeguata programmazione in tale delicato settore”.
Il segretario della Cgil pone l’accento su una “Regione Basilicata che continua a fare passi indietro, questa volta certificati dall’organo di controllo che mette nero su bianco il mancato rispetto della spesa farmaceutica convenzionata e il trend negativo della spesa farmaceutica per acquisti diretti
Una sanità al collasso – prosegue – a causa anche e soprattutto dell’abnorme perdita di risorse per effetto del saldo della mobilità sanitaria del 2021 che, come si legge nella relazione di Gattoni – registra un valore negativo superiore a quello del 2020. Un indicatore inequivocabile dello stato di salute della sanità lucana a conferma del basso livello di attrattività del servizio sanitario regionale.
Questo evidenzia nuovamente la necessità che l’Ente provveda ad adottare tutte le indispensabili misure al fine di conseguire l’incremento della quantità e qualità dei servizi sanitari erogati e, per l’effetto, di migliorare il saldo tra mobilità attiva e passiva. Un saldo negativo che nella memoria del procuratore generale Vittorio Raeli ammonta a quasi 52 milioni di euro, in netto peggioramento rispetto a quello degli anni precedenti».
Per il segretario generale della Cgil Basilicata “quanto evidenziato dalla Corte dei Conti è la conferma delle preoccupazioni della Cgil.
Anche sulle nomine illegittime dei direttori generali fatte dalla giunta Bardi sono state registrate anomalie rispetto alle norme che regolano la pubblica amministrazione ed anche qui sembrerebbero trovare conferma le denunce presentate come sindacato. Tanto che sempre nella sua memoria il procuratore generale conferma quanto più volte da noi sollevato e cioè che l’esecutivo ha proceduto in assenza di valutazione comparativa, il che rappresenta anche una mortificazione dei dirigenti in servizio ed uno svilimento della stessa funzione dirigenziale, come scrive lo stesso Raeli.
E bene fa la Procura regionale – aggiunge Summa – a procedere ai necessari accertamenti in ordine alla verifica della legalità finanziaria, come è stato annunciato nella stessa memoria.
Da tempo – continua il leader della Cgil lucana – denunciamo che sul fronte della sanità, la Basilicata non solo versa in uno stato comatoso, ma per effetto dell’assenza di visione e di programmazione la si sta desertificando: carenza di medici, depotenziamento dei servizi territoriali, reparti chiusi, assistenza negata.
Conseguenza di tutto questo l’abbassamento dei livelli qualitativi assistenziali, che stanno letteralmente minando alle basi il diritto alla salute dei cittadini.
È necessario un forte investimento in termini soprattutto organizzativi e programmatici nel servizio sanitario per garantire il potenziamento dei servizi di prevenzione, ospedalieri e territoriali. Sul fronte della struttura amministrativa bisogna invece puntare sulla qualità.
Ad oggi – conclude Summa – non si è investito nella pubblica amministrazione e nella sua qualificazione. I dirigenti regionali vengono scelti intuitu personae e questo aggrava il decadimento della classe amministrativa e incide ulteriormente sulla crisi della Basilicata”.