Mercoledì 9 novembre 2022 – L’assessore regionale alle Attività Produttive, Alessandro Galella, interviene con una nota sulla questione dell’area di servizio adiacente al Motel Park e Autogrill sul raccordo autostradale Sicignano-Potenza alla periferia del capoluogo di regione.
Interviene mentre stamane i dipendenti della struttura hanno effettuato un sit-in di protesta con i sindacati contro la sua chiusura, prevista da domani.
“Il problema delle uscite autostradali non a norma della stazione di servizio di Potenza adiacente al Motel Park e Autogrill – afferma Galella – deve essere risolto e Anas che deve assumersi le proprie responsabilità e trovare una soluzione nonostante il fatto che il fallimento della società proprietaria dell’area non ha permesso di impugnare gli atti portati avanti da Anas che considera le uscite abusive.
Al termine dell’ultimo incontro in Prefettura – prosegue Galella – si era persuasi del fatto che il Curatore fallimentare, per tutelare il valore del patrimonio, comunicasse ad Anas la volontà di realizzare i lavori necessari per rendere a norma di legge le uscite, approfittando inoltre della disponibilità dell’imprenditore Ferrara – gestore della stazione di servizio – a realizzare i lavori a scomputo dalla cifra complessiva per l’acquisto della struttura da lui gestita.
Arriva invece del tutto inaspettata, da Anas, – afferma Galella – una comunicazione che scarica ogni responsabilità per eventuali incidenti ai gestori delle strutture dell’azienda fallita.
Il Motel Park è un pezzo di storia della città, una vetrina importante per il capoluogo e con le tre attività presenti garantisce circa quaranta posti di lavoro che devono essere tutelati. Anas deve assolutamente tornare sui suoi passi e trovare una soluzione.
La Regione Basilicata e il Sindaco di Potenza, come detto durante la riunione in Prefettura,- conclude Galella – sono a disposizione per fare ciò che dovesse competere”.
LA RISPOSTA DELL’ANAS
“Con riferimento alla vicenda relativa all’area di servizio ubicata al km 49,900 della carreggiata sud del Raccordo Autostradale 5 “Sicignano Potenza”, l’anas, con una nota dell’Ufficio Stampa, precisa:
“Innanzitutto va detto che la vicenda era ben nota alla Società Lucana Carburanti Srl (titolare della concessione per l’area, la quale ha poi dichiarato fallimento) in quanto già da tempo Anas non aveva accordato il rinnovo di tale Concessione, stante la presenza di accessi all’impianto stesso non conformi alle nuove normative vigenti in materia; successivamente il TAR per la Basilicata, interpellato dalla Società che gestiva l’area di servizio, aveva confermato nella sua efficacia tale disposizione.
La stessa Concessionaria, inoltre, per via del mancato adempimento spontaneo alla sanzione accessoria di ripristino degli accessi (inflitta da Anas ai sensi del Codice della Strada) veniva raggiunta da una Ordinanza d’Ingiunzione della Prefettura di Potenza che, non essendo stata oggetto di impugnativa da parte della Lucana Carburanti Srl, si è cristallizzata nei suoi effetti quale titolo esecutivo.
Stante ciò, Anas ha sempre manifestato la propria disponibilità a valutare soluzioni alternative che, tuttavia, non possono prescindere dalla realizzazione di nuovi accessi all’impianto, nel pieno rispetto della normativa vigente; tuttavia la Società Lucana Carburanti non ha mai presentato un progetto di adeguamento degli accessi irregolari, determinando in tal modo il consolidamento della condizione di illegittimità, per difformità rispetto alle norme del Codice della Strada e rispetto alla normativa che disciplina la sicurezza stradale.
Sulla vicenda, inoltre, si è tenuto uno specifico incontro presso la Prefettura di Potenza, lo scorso 8 settembre, al quale hanno partecipato tra gli altri Anas, la Regione ed i Sindacati; nel corso dell’incontro, il Curatore della fallita Lucana Carburanti Srl ha informato tutte le parti interessate di aver avviato le attività per l’affidamento della redazione del progetto di chiusura degli accessi, abusivi, all’area di servizio, in merito al quale nell’agosto scorso Anas aveva inoltre già fornito le specifiche tecniche richieste dallo stesso Curatore.
Nel riscontrare, poi, una nuova richiesta di informazioni tecniche da parte del Curatore, lo scorso 28 ottobre Anas chiariva e ribadiva a quest’ultimo le specifiche tecniche da inserire nel redigendo progetto per l’esecuzione dei lavori di chiusura degli accessi, oltre a confermare la propria disponibilità per il rilascio di una nuova autorizzazione per nuovi accessi, a seguito della presentazione di idoneo progetto nel rispetto delle prescrizioni tecniche richieste dalla vigente normativa. Ad oggi nessuno dei due progetti è mai pervenuto.
Anche nel corso del Tavolo Prefettizio, quindi, Anas ha più volte evidenziato e qui ribadisce la propria apertura, anche nei confronti di iniziative eventualmente intraprese dalla Regione o da altri Enti volte al necessario adeguamento degli accessi, per ovvie ragioni di sicurezza”.