Sabato 29 ottobre 2022 – Domenica 30 ottobre la Chiesa celebra la festività liturgica di san Gerardo La Porta, nel giorno della morte del patrono di Potenza e dell’intera diocesi che si spense nella città lucana appunto il 30 ottobre del 1119 dopo otto di episcopato.
La ricorrenza avrà solo un risvolto religioso e culminerà in una concelebrazione in cattedrale alle ore 18.00.
A presiederla sarà mons. Gianni Ambrosio, vescovo emerito di Piacenza, la città di provenienza di San Gerardo che, pellegrino in terra santa, si fermò a Potenza , colpito dalla miseria in cui versava la città.
In onore del Santo , questo pomeriggio, sabato 29 ottobre, vigilia della festività, sempre in cattedrale si terrà, alle 19.30 , un concerto della cappella musicale ,che riproporrà l’inno di san Gerardo musicato dal maestro e sacerdote Lorenzo Perosi.
Di solito, la festività liturgica coincide con quella civile del Patrono.
Non così a Potenza dove la devozione verso san Gerardo ha assunto forma, e per il popolo segno di appartenenza comunitaria, dopo la traslazione delle sue spoglie nella cattedrale, ricostruita in seguito al terremoto del 1274 .
Una antica tradizione narra che durante il sisma qualcuno riuscì a mettere in salvo il corpo del vescovo santo seppellendolo fuori le mura, probabilmente a Porta Salza. A ricostruzione avvenuta si provvide a traslare le spoglie nella cattedrale. Ma solo parte dei resti mortali furono sistemati sotto l’altare a lui dedicato nella cappella del transetto. Le ossa principali – dice sempre la tradizione – furono sistemate nelle opere di fondazione della nuova cattedrale, vicino alla porta di ingresso.
Questo perché nel medio evo si riteneva che così il santo protettore avrebbe letteralmente retto per il futuro l’edificio sacro.
Ultima nota: la traslazione del corpo avvenne un “dodici maggio”, data che divenne a Potenza festa collettiva e civile di San Gerardo. Così fino al 1887, quando il vescovo Tiberio Durante pensò di spostarla al 30 maggio per ragioni meteorologiche. Allora infatti poteva accadere che anche a metà maggio potesse nevicare.