Sabato 22 0tt0bre 2022 – La delibera di giunta con la quale sono stati conferiti gli incarichi di direttore generale di alcune direzioni rimaste scoperte a seguito dello spirare del termine della prorogatio si muove nel solco della continuità rispetto al modus operandi di questo governo regionale, in special modo negli ultimi mesi.
Inversamente proporzionale è invece la continuità che si intende garantire all’azione amministrativa regionale visto che, dopo il precedente della sanità, si è ritenuto di conferire ad interim anche gli incarichi relativi alle direzioni di importanti dipartimenti risorse umane, infrastrutture, stazione unica appaltante.
Tali direzioni vengono infatti affidate sino al 10 novembre ai tre direttori generali in carica che raddoppiano le loro funzioni.
Lo denunciano il segretario regionale della Cgil, Angelo Summa, e Giuliana Scarano, Segretaria generale Fp Cgil Basilicata
“I tre direttori esterni sulla cui nomina originaria già sollevammo dubbi, essendo intervenuta in mancanza di una procedura comparativa, – precisano – raddoppiano il loro incarico.
Una scelta intuitu personae stigmatizzata anche dal procuratore dalla Corte dei Conti nel giudizio di parificazione rendiconto generale della Regione Basilicata esercizi 2019 e 2020, definendola – ricordano Summa e Scarano – una mortificazione dei dirigenti in servizio ed uno svilimento della stessa funzione dirigenziale, potendo l’Ente regionale realizzare, comunque, l’obiettivo che si propone della “concreta realizzazione delle linee generali dell’azione amministrativa mediante una valutazione comparativa del personale dirigente sulla base di criteri di selezione oggettivi e trasparenti”.
L’ennesimo segno – si sostiene – di quanto si brancoli nel buio continuando a tamponare emergenze rese tali dalla insipienza nell’affrontare per tempo e nei modi corretti ciò che dovrebbe essere ordinaria programmazione della macchina amministrativa: l’ individuazione delle figure apicali nell’attuazione dell’indirizzo politico.
Alla paralisi politica – concludono Summa e Scarano – si aggiunge la paralisi amministrativa, a rischio Pnrr e fondi comunitari.
Con le importanti sfide che abbiamo dinanzi dentro lo scenario di grave crisi sociale ed economica che investe tutti i settori è una grave irresponsabilità non garantire un’azione amministrativa stabile e continuativa e che abbia un respiro di lungo periodo”.