Giovedì 6 ottobre 2022 – I primi 40 anni di vita della Biblioteca comunale per l’Infanzia di Potenza, i 20 anni del Laboratorio di Scrittura per ragazzi, il nuovo totem che ne indica l’ingresso, le attività in corso e quelle in programma sono state illustrati nel corso di una conferenza stampa svolta nei locali della struttura in via Torraca 113/A.
A fare gli onori di casa il responsabile della Biblioteca Domenico Mancusi. Con lui hanno partecipato all’incontro con i giornalisti l’assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Sagarese, i dirigenti comunali Giuseppe Romaniello e Vito Di Lascio; Rosa Maria Salvia, dirigente del Comune nell’anno in cui la Biblioteca fu inaugurata; Luigi Catalani, direttore del Nuovo Polo Bibliotecario di Potenza, Mariangela Ludovica Santarsiero dello Studio D.A.U. srl che ha offerto a titolo gratuito il progetto del totem.
Nell’introduzione Mancusi ha ricordato, oltre ai numeri di rilievo “3.200 tessere, centinaia di consultazioni al mese, decine di presenze ogni giorno, come “il 20 ottobre prossimo sarà la data nella quale ci sarà la ripresa ‘in presenza’ del Laboratorio di Scrittura (25 incontri con cadenza settimanale, di due ore ciascuno, nella sede della Biblioteca) giunto quest’anno alla ventesima edizione.
Il corso sarà permanente e accoglierà 30 allievi di 11-14 anni provenienti anche dai paesi della provincia.
Il 20 novembre al Teatro Stabile, la presentazione con rappresentazione scenica, a cura dell’attrice Eva Immediato, del libro ‘La Natura ai tempi della Pandemia’, “prestigioso volume – ha sottolineato Mancusi – a forte impatto etico-ecologico realizzato dai ragazzi della Biblioteca durante il lockdown”, attraverso il lavoro dell’editore Franco Villani e dell’illustratrice Claudia Minutillo.
Un excursus storico della genesi della biblioteca potentina e, più in generale, di tutto quello che è stato il percorso culturale e amministrativo che ne ha segnato il suo sorgere e i primi decenni di attività, è stato quello presentato dall’ex dirigente Salvia.
Di Lascio invece si è soffermato sulla volontà dell’Amministrazione di dar seguito “alla giusta richiesta di segnalare in maniera più visibile la Biblioteca, un luogo che è centro della cultura, del sapere, congiunzione tra il patrimonio tangibile e quello intangibile, della comunità cittadina, un luogo che promana energia positiva, aspetto del quale oggi si avverte più che mai la necessità”.
La progettista Santarsiero ha inteso evidenziare come la sua realizzazione sia “un regalo alle nuove generazioni, consapevoli che, nella creatività, la crescita si concretizza attraverso il confronto. Per la creazione del totem abbiamo percorso un viaggio ideale fino alla radice delle cose, fino a interpellare l’araldica, con quelle matite colorate che ne costituiscono l’elemento principale, che rappresentano idealmente chi difende e promuove la cultura”.
Il direttore Catalani si è soffermato “sul clima di collaborazione che già da tempo lega il Polo Bibliotecario e la struttura comunale, collaborazione che sono certo proseguirà e si intensificherà, mantenendo la specificità di un luogo, quello che ospita la Biblioteca comunale appunto, dalle caratteristiche estremamente positive, essendo nel cuore della città e, contestualmente, in una zona che ispira tranquillità e riflessione”.
Secondo Romaniello “l’Amministrazione ritiene che questo sia uno spazio che appassiona, con il sapere che rimane tema chiave. Si tratta di un attivatore di ascolto nell’ambito di un welfare generativo. Nel piano sociale di Zona trova un apposita scheda quella dei presidi, aspetto che consente l’inserimento di questa Biblioteca tra le realtà per le quali attingere finanziamenti specifici. Nell’ambito delle 5 ‘P’ della sostenibilità, – ha concluso – Pace, Persone, Prosperità, Pianeta e Partnership, credo che il partenariato resti elemento cardine, attraverso il quale guardare con fiducia al futuro”.
Nelle conclusioni affidate all’assessore Sagarese, l’esponente del governo cittadino, ha ringraziato quanti “hanno contribuito e contribuiscono a rendere un luogo fisico custode di sapere e di insegnamenti. La creatività è il prezioso bene che si genera qui, segno di dinamismo e sviluppo, non solo intellettuale. Un fiore all’occhiello per Potenza e per i potentini”.