Mercoledì 5 ottobre 2022 – «In politica, più che in ogni altro ambito relazionale, le parole e i comportamenti vanno soppesati con estremo senso di responsabilità. I comportamenti della classe politica e il linguaggio che essa utilizza, in quanto esemplari, devono necessariamente tenere conto degli aspetti etici ed estetici che appartengono loro».
Questo è quanto dichiarano i consiglieri regionali Massimo Zullino e Gianmichele Vizziello.
«Le esternazioni sui social del consigliere Cariello, per quanto mosse da una parziale delusione per gli esiti elettorali, hanno messo in grande imbarazzo la classe politica regionale e in cattiva luce la Lega che, da sempre, fa del rispetto della legalità un elemento fondante, nella forma come nella sostanza – continuano -.
Riferimenti a presunti scambi di voto e/o minacce velate nonché rapporti fra enti basati non sul merito non appartengono a noi e non appartengono alla Lega.
La normalità, presunta o reale, nella pratica politica meriterebbe un’inversione di rotta, se veramente crediamo in un cambiamento, tanto proclamato quanto ancora in divenire da questo centro-destra regionale, di cui facciamo parte e verso cui, a volte, nutriamo un atteggiamento critico e costruttivo, eppure spesso travisato.
Altrettanto imbarazzante per noi e per la Lega è la forma con cui il “tagliatore di teste” ci ricollega a culture che non ci appartengono, ma che evocano nei ricordi collettivi un linguaggio che attiene più ad ambienti malfamati che ad una classe politica che deve mantenere con rigore la compostezza nelle azioni e nel linguaggio», precisano ancora.
«E se in altre occasioni il Presidente Bardi si è fatto paladino di un’etica ed un’estetica proprie della politica, sarebbe opportuno che tracciasse meglio l’ambito di applicazione, stigmatizzando comportamenti gravemente scorretti e non girando la testa dall’altra parte a seconda delle circostanze e/o degli attori, mortificando taluni e proteggendo altri», concludono i consiglieri regionali.
Foto di copertina: Zullino e Vizziello