Martedì 4 ottobre 2022 – Assoluzione con formula piena. Si conclude con la più ampia formula assolutoria il processo a carico del sindaco di Vietri di Potenza, Christian Giordano, e di un ex dipendente comunale ora in pensione, Vito Silvestri.
L’assoluzione è arrivata nel pomeriggio, a seguito del dispositivo di sentenza letto dal giudice Francesco Valente. L’accusa nei confronti del sindaco era di un’ipotesi di falso e tentata truffa in riferimento alla candidatura di un progetto per il recupero del vecchio Municipio di Vietri di Potenza situato nel centro storico.
Giordano, sin dal primo momento – era novembre 2020 – si era detto tranquillo e fiducioso degli adempimenti svolti nel rispetto della legge e della legalità. Ricordiamo che era stato rinviato a giudizio a seguito di una denuncia presentata da un componente dell’ex minoranza consiliare. Giordano era stato interessato dalla vicenda nella qualità di rappresentante legale pro tempore dell’Ente.
Insieme a lui era stato rinviato a giudizio anche un ex dipendente comunale in oggi pensione, Vito Silvestri, anch’egli ritenuto del tutto innocente.
Il processo a carico di Giordano – difeso dall’avvocato Alessandro Singetta – si è svolto nell’aula “Pagano”, davanti al giudice Francesco Valente della sezione penale. Lo stesso che nel pomeriggio ha letto il dispositivo di sentenza, dopo l’ultima udienza tenutasi poco dopo l’ora di pranzo odierna.
Secondo la denuncia presentata all’epoca dei fatti, nell’ambito della presentazione del progetto e domanda di finanziamento, il Comune avrebbe indicato falsamente una serie di circostanze.
Più nel dettaglio, il Comune decise di partecipare a un bando della Regione Basilicata per candidare un progetto per la realizzazione di un itinerario virtuale all’interno di un palazzo inutilizzato. Progetto, tra l’altro, inizialmente non ammesso insieme a quello di circa 50 Comuni lucani.
Secondo la denuncia, tra gli allegati presentati ci sarebbe stato qualcosa di falsamente attestate, circa la dichiarazione di interesse storico della struttura candidata a progetto.
Anche il Pubblico Ministero, che sosteneva l’accusa, in aula ha chiesto l’assoluzione di Giordano e Silvestri.