Martedì 20 settembre 2022 – Non è facile per un disabile raggiungere il Santuario di San Rocco a Tolve.
Lo ha sperimentato Luisa Conte che ci ha inviato in redazione la lettera aperta che ha trasmesso alla parrocchia, al comitato organizzatore della festa e all’amministrazione comunale di Tolve.
Con essa racconta la disavventura vissuta lei e la madre costretta su una sedia a rotelle.
Di seguito la lettera.
“Carissimo Parroco, Comitato organizzatore ed Amm.ne tutta,
volevo porre alla Vs. attenzione le difficoltà, che oggi 16 settembre ’22, io e mia madre abbiamo vissuto.
Con entusiasmo e tanta voglia di rendere omaggio al Santo Rocco, oggi pomeriggio ci siamo messe in cammino per giungere a Tolve in occasione della Festività. Mia madre di 91 anni era da tanto che desiderava venire a far Visita al Santo, e oggi ho deciso di accontentare questo desiderio. Ho pensato che essendo il giorno della Festa ci sarebbe stato, forse, più agevole arrivare fino in Chiesa, con l’ausilio magari di personale volontario o di p. c.. Così purtroppo non è stato! All’ ingresso del paese l’ unica soluzione era di prendere la navetta messa a disposizione di persone con disabilità, mi sono rincuorata…ma non è durato molto! La navetta ci ha lasciate prima dell’arco di accesso alla strada che conduce al Santuario. Io, mia madre e la carrozzina!
E ora? Bella domanda mi son posta! E ora, gambe e braccia per spingere fin su ne abbiamo? Ma si che ne abbiamo!!!!! Sono forte, ringraziando Dio, mi son detta. E allora viaaaaaaaaaa a spingere fin su sotto l’enorme scalinata, che già sapevo essere presente. Ho pensato, ma da dietro c’è un accesso che non ha scale. Ci provo.
Ce l’ho messa tutta, con tutta la forza che avevo, forte dell’abilità a “guidare” carrozzine. Non è stato semplice, ne facile, devo ammetterlo, HO AVUTO PAURA!!!
Paura di incastrarmi con le ruote in qualche solco o griglia di scolo per le acque. Ma alla fine sono arrivata in cima!!!! Mi giro per guardare l’ultimo tratto per scendere al Santuario. Nooooooooo, non è possibile!! Un tratto di pendenza molto disagevole e pericoloso per scendere con un disabile. Non me la sono sentita di continuare a mettere a rischio mia madre e con lei me stessa, ormai ero esausta. In piena crisi, ho scelto per la nostra incolumità girando la carrozzina e scendendo nuovamente a valle, ovviamente a marcia indietro, perché, sempre dalla mia esperienza di “guidatrice” di carrozzine, era la soluzione migliore, Pregando San Rocco di farci giungere a valle sane e salve! Ce l’ho fatta!!!! La nostra Odissea era finita.
Senza nulla far trapelare, per non far soffrire mia madre, delusa dal non aver potuto rendere omaggio a San Rocco, ci siamo incamminate verso la nostra automobile e abbiamo fatto ritorno a casa.
San Rocco ben conosce il desiderio dei Cuori, ci perdonerà di non essere entrate in Chiesa, ma la SUA CHIESA E’ ACCESSIBILE SOLO A CHI PUO’ CAMMINARE!!!!!!!!!!!!!!!
Sarà MAI possibile avere una soluzione a questo disagio? La sovrintendenza, dicono, non concede autorizzazioni per installare nessun presidio per rendere fruibile l’ingresso se non attraverso gli accessi già esistenti. Fino a quando i disabili saranno ostaggio di certe autorizzazioni?
Buona Festa a tutti……
CONTE Luisa“