Sabato 17 settembre 2022 – Si è concluso con un impegno concreto il convegno su vandalismo e bullismo, svoltosi ieri pomeriggio al Parco Baden Powell di Potenza su iniziativa dell’Associazione “Il cielo nella stanza” e la cooperativa “Venere” che gestisce il parco: sottoscrivere un patto educativo tra famiglia, scuola, associazioni, istituzioni per prevenire questi fenomeni.
La proposta, che la presidente della cooperativa “Venere”, Carmela De Carlo (assente per motivi familiari, ha portato i saluti Mimmo Lavanga – n.d.r.), aveva lanciato in un messaggio inviato dopo gli ultimi casi di vandalismo registratisi nel parco, è stata fatta propria dai partecipanti al convegno, con l’impegno di redigere un progetto allo scopo di prevenire vandalismo e bullismo, due fenomeni in crescita ai quali bisogna porre urgentemente rimedio.
Sarà possibile farlo, è emerso nel corso del convegno, se si prendere coscienza che – come ha detto il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano – è un problema culturale che va affrontato a livello familiare, nella scuola, con il contributo di associazioni, istituzioni. Tutti insieme per costruire un percorso educativo, formativo e culturalmente di rilievo.
Vandalismo e bullismo, due forme di aggressività, che – ha precisato Vita Buongermino, psicologa dell’associazione “Il cielo nella stanza” – sono causate da un percorso educativo, affettivo distorto, conseguenza spesso dell’assenza della famiglia.
I genitori – ha aggiunto – molte volte non hanno gli strumenti per intervenire, soprattutto per prevenire. E’ il motivo per il quale le famiglie non devono essere lasciate sole ma aiutate a gestire queste situazioni.
Paradossalmente sola non deve essere lasciata anche la scuola. L’allarme l’ha lanciata la Dirigente dell’Istituto Comprensivo “D.Savio”, Diana Camardo, mettendo in evidenza che il rapporto scuola-famiglia si è deteriorato nel tempo, con i genitori poco disponibili a collaborare, ancor più a prendere coscienza dei problemi educativi dei propri figli.
Problemi per la soluzione dei quali un ruolo importante svolge lo scoutismo, metodo educativo sul quale si è soffermata Roberta Maulà, responsabile di zona dell’Agesci (Associazione guide e Scout Cattolici Italiani). Ha richiamato l’attenzione sulla poca disponibilità di noi adulti ad ascoltare i ragazzi, ad entrare in sintonia con loro. E’ quello che fa il capo scout che accompagna, attraverso gli strumenti che il metodo scout prevede, i ragazzi nella loro crescita.
Un ruolo importante – altro elemento emerso durante il convegno – può svolgere lo sport, sempre che – lo ha sottolineato Andrea Schiavone, presidente del Csi – attraverso lo sport si dia dignità a tutti. E il Csi riesce a farlo, modificando, quando necessario, le regole. Perchè – ha detto Schiavone – è la crescita sana del ragazzo che deve essere il fine ultimo.
Interessante l’intervento del Sindaco di Potenza Mario Guarente, il quale ha aperto una finestra su quanto siano importanti ma anche pericolosi, se non ben gestiti, i social che i giovani soprattutto ormai usano abitualmente.
Ha ricordato, Guarente, quando intervenne in maniera dura all’indomani di un atto vandalico ai danni di teche votive della città.
Anche in quell’occasione il messaggio era rivolto ai genitori che devono rendersi conto – ha ribadito Guarente – di cosa accade nei propri figli, del perchè di certi atteggiamenti, intervenendo per tempo.
Contributi interessanti e arricchenti quelli registrati nel corso del convegno che, come si diceva, si è concluso con un impegno concreto: un patto educativo, per il quale i partecipanti daranno il proprio contributo.
E noi su questa pagina ne daremo conto.