Sabato 10 settembre 2022 – Verso la costituzione del “Polo della Responsabilità”, l’area politica riformista aperta alle donne e agli uomini liberi della Basilicata.
A presentarlo è il segretario regionale di Basilicata in Azione, Donato Pessolano.
“È questo il tempo!
Stiamo ancora vivendo il peso di una pandemia che ci ha attanagliato in una morsa di restrizioni civili e sociali, rallentando l’economia del nostro Paese e di tutta Europa. Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina sono sempre più evidenti, con ricadute economiche che saranno sempre più pesanti nei prossimi mesi.
I salari hanno perso completamente il loro potere di acquisto e il caro energia sta devastando letteralmente l’economia nel suo complesso, sfiancando le famiglie e le imprese, azzerando risparmi, investimenti e speranze.
Davanti a questi scenari di crisi, – afferma Pessolano presentando l’iniziativa – la politica che dovrebbe dare il meglio di sé sta dimostrando povertà di strategia ed assenza di visione.
Sono anni che si parla della crisi della politica, ridotta ora a mera gestione, ora a occasione di carriera. I partiti del nostro paese non si sono dimostrati all’altezza di riflettere fino in fondo su questo problema e sono così rimasti per quasi trent’anni incartati in un “bipopulismo” fatto non di dialettica tra diverse e concorrenziali visioni, ma di insulti reciproci. Di ciò hanno infine giovato, e continuano a giovare, i movimenti populisti con i loro slogan semplicistici che si traducono in proposte inconcludenti e demagogiche.
Una tale realtà alimenta il disinteresse sociale e cancella le speranze per un futuro migliore; il risultato è un esasperato individualismo egoistico e l’astensione dal dibattito pubblico, con sezioni di partito desolatamente vuote e allontanamento dal voto.
Ma proprio perché l’ora è quella giusta sentiamo che, come oltre cento anni fa fece Sturzo, – afferma Pessolano – bisogna oggi tornare a rivolgersi ai liberi e forti, a quanti sanno che la soluzione alla crisi della politica possa essere solo la politica. Una politica nuova ma dalle radici antiche, che sappia coniugare pragmatismo e ispirazione, valori e obiettivi. Una politica che sia amministrazione e buon governo ma anche pensiero e visione del mondo, che sappia cioè far accadere le cose ma anche orientarle all’interno di un ampio orizzonte.
Ma se è nostro compito rispondere a questa grande esigenza storica, è necessario individuare lo strumento; è necessario cioè lavorare alla costruzione di un nuovo polo politico; il cui obiettivo è tenere insieme le energie dei riformisti, dei liberali e dei popolari, che rispetti la pluralità delle diverse tradizioni e culture ma le armonizzi su alcuni imprescindibili punti comuni. Un polo che non tema di dire chiaramente quello che si può fare e quello che non si può fare, che abbia il coraggio di indicare cosa è necessario e cosa va eliminato.
La bussola di questa nuova esperienza – prosegue Pessolano – non può che essere rappresentata dalla Persona Umana, che con le sue esigenze materiali, sociali e spirituali deve essere posta al cuore del nostro impegno perché come ci ha insegnato Maritain è lo stato ad esistere per la Persona e mai il contrario.
La tutela della dignità della persona non passa per un regime di assistenzialismo e di sussidi ma per la creazione di un sistema che permetta ad ognuno di vivere sviluppare le proprie inclinazioni e mettere le proprie competenze al servizio della collettività; ecco perché al primo posto delle nostre priorità dobbiamo porre il tema del lavoro.
Nulla ci costringe a languire o ad essere il fanalino di coda dell’Occidente. Il governo Draghi ha dimostrato che l’Italia merita e deve sedere a pieno titolo fra le grandi nazioni del mondo, e sta solo a noi tutti non permettere che questi 17 mesi si riducano a una felice parentesi da consegnare ai libri di storia.
Un grade statista italiano, un grande popolare e liberale, Alcide De Gasperi, soleva ripetere che politica vuol dire realizzare. E per coniugare questa esigenza è necessario che le forze politiche, animate dagli stessi valori, mosse dalle stesse esigenze di una politica del merito, della concretezza e della lealtà, che veda al centro dell’azione la Persona, percorrano la stessa strada, camminino insieme, condividendo obbiettivi comuni, abitando una nuova grande casa, costruita sulle basi del liberismo, del riformismo e del popolarismo.
Noi di Azione ci crediamo e ci sforzeremo fino in fondo – conclude Pessolano – per creare il “Polo della Responsabilità”, un’area politica aperto a tutte le persone libere, donne e uomini delle istituzioni, e alle culture riformiste, moderate, democratiche, liberali, garantiste; una proposta politica condivisa, coerente e forte capace di affrontare le prossime sfide senza ambiguità e con determinazione.
Lo dobbiamo a tutte le lucane e ai lucani; lo dobbiamo all’Italia”.