Lunedì 22 agosto 2022 – La convocazione urgente di un consiglio comunale aperto, “la sede ideale per affrontare con serietà e rigore istituzionale un tema così delicato di interesse pubblico come quello della salute” è stata sollecitata da Polimedica Melfi (che aderisce all’Unità di Crisi Sanitaria) al sindaco di Melfi Giuseppe Maglione, insieme all’auspicio della presenza nell’assemblea dell’assessore regionale Fanelli e del Direttore generale facente funzioni dell’ASP.
A darne notizia è l’amministratore Michele Cataldi che in qualità di portavoce dell’Unità di Crisi Sanitaria informa che la stessa iniziativa sarà avviata da tutte le strutture ai sindaci dei Comuni nei quali svolgono l’attività di cura e tutela della salute dei cittadini.
“Ci rivolgiamo a lei quale Ufficiale di Governo e in quanto primo cittadino, responsabile della condizione di salute della popolazione e del territorio di Melfi perché – è scritto nella lettera a Maglione – riteniamo di doverla avvisare con estrema premura e preoccupazione che, a causa delle deliberazioni della Giunta regionale della Regione Basilicata n. 481/2022 e n. 482/2022, recanti la determinazione dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale, con l’aggiunta peggiorativa della delibera n. 584 del 18 Agosto adottata dal Direttore generale ff dell’ASP, inevitabilmente si verrà a creare nell’immediato una vera e propria emergenza sanitaria che interromperà le cure ai cittadini.
Difatti verranno interrotte ai pazienti in trattamento e annullate le prenotazioni presso il nostro poliambulatorio, da qui a Dicembre, 26.000 prestazioni già prenotate (ed altre non si potranno più prenotare fino a Gennaio 2023!) tramite SSN.
Tutto questo, oltre a produrre la catastrofe poco sopra delineata, produrrà per forza di cose una vertenza occupazionale, in quanto le nuove condizioni prospettate mettono a rischio il 70% della forza lavoro di Polimedica. Siamo di fronte (nuovamente!) ad un tragico caso di mala burocrazia e, anche se i tribunali ci daranno ragione, come è ovvio che sia, vista la fattispecie – continua a lettera – sarà una ben magra consolazione, perché nel frattempo le prestazioni non potranno essere erogate e sulla nostra azienda, e di conseguenza sui lavoratori che la compongono e sulle loro famiglie, si abbatterà questo folle e distruttivo fulmine a ciel sereno, che porterà un ulteriore colpo alla situazione socio-economica, oltre che sanitaria, di questo territorio. Siamo fiduciosi che, come nel recente passato, grazie al supporto dei cittadini, del Comune di Melfi e di tutte le forze attive del territorio – scrive Cataldi – riusciremo a evitare questa nefasta situazione”.
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