Martedì 16 agosto 2022 – “Un delitto perfetto! Calpestati diritti, principi, territorio, storia e democrazia! Nella vita ci vuole dignità! Buona fortuna”. Con un tweet al veleno, pubblicato a mezzanotte e ventitré minuti, l’ex presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha commentato la sua esclusione dalle liste del Pd per le prossime elezioni del 25 settembre, lasciando intendere una possibile rottura con il partito di Gianni Letta.
Tra i nomi scelti dal Nazzareno compare invece quello del Segretario DEM, Raffaele La Regina, che ha così commentato la sua candidatura: “Mi onora la richiesta del Segretario Enrico Letta per un impegno nel portare avanti le battaglie su lavoro, ambiente, diritti e rinnovamento – al Sud vale doppio – e per avermi indicato fra i cinque giovani capilista per le elezioni politiche, con la ratifica della direzione nazionale del Partito Democratico”.
La Regina sarà candidato come capolista al Proporzionale alla Camera, mentre il secondo nome certo è quello del deputato uscente Vito De Filippo, ex governatore lucano nel quadriennio precedente al governo Pittella.
Ancora incertezze sulle quote rosa dopo il comunicato stampa a firma di Maddalena Labollita, Presidente del PD lucano, Maura Locantore, Vice segretaria vicaria, e Lucia Sileo, Portavoce Conferenza Donne Democratiche che hanno comunicato la loro indisponibilità ad accettare candidature. “Apprendiamo con stupore del non rispetto della rosa approvata dalla Direzione Regionale del PD Basilicata – affermano le tre dem – Crediamo che il PD abbia necessità di essere rappresentato nella sua pluralità e per il rispetto che nutriamo nei confronti della nostra comunità, comunicheremo nelle prossime ore al Segretario Enrico Letta e al segretario candidato Raffaele La Regina, la nostra indisponibilità ad accettare candidature di servizio o surrogati delle stesse. Confidiamo che altre donne democratiche, si uniscano eticamente e politicamente a difesa del nostro diritto di rappresentanza che è stato leso ed è frutto del più becero opportunismo e machismo”.