Domenica 14 agosto 2022 – Intervenendo nel dibattito in Consiglio Regionale, l’assessore all’Ambiente, Cosimo Latronico ha affermato che “Si realizza una risposta attesa che ha una ricaduta economica e sociale per migliaia di famiglie . Parte dei 200 milioni di m3 annuì di gas negoziati con le compagnie sarà’ ceduto alle famiglie lucane residenti in regione come compensazione per il contributo che la Basilicata offre al fabbisogno energetico del paese.
Un ‘altra parte invece di questa risorsa energetica con il suo controvalore – ha precisato – sarà destinata al finanziamento di un fondo per l’installazione di impianti energetici alimentati da fonti alternative come impianti termici e fotovoltaici per quelle famiglie non servite da reti di gas. Una manovra integrata che userà le risorse rivenienti dagli accordi con le compagnie petrolifere per abbattere le bollette delle famiglie lucane e per finanziare un programma di investimenti per le transizione energetica”.
Assessore Francesco Cupparo
“L’efficace soluzione individuata dal Presidente Bardi ed illustrata oggi in Consiglio con la presentazione del DDL sul “Gas gratis a tutti i lucani” garantisce tutte le famiglie specie del mondo agricolo e rurale che non dispongono della rete di allacciamento gas a casa: potranno accedere a un sostanzioso incentivo per l’installazione di impianti di produzione di energia per autoconsumo accelerando la fase di transizione energetica”. A sottolinearlo è l’Assessore per le Politiche Agricole Francesco Cupparo evidenziando che la Giunta ha tenuto conto della particolare condizione dei cittadini che vivono in numerose contrade e borghi rurali che non sono allacciati alla rete del gas comunale e che per il riscaldamento e gli usi familiari ed aziendali fanno ricorso ad altre fonti quali il cosiddetto bombolone o legna ed altro. “Pertanto qualsiasi preoccupazione espressa alla vigilia dello storico provvedimento è stata superata. E’ anche questa la testimonianza – aggiunge Cupparo – dell’attenzione della Giunta alle aree rurali e dei cittadini che vi risiedono, considerati, a differenza del passato, non più cittadini di serie B. Nel nuovo Psr tra gli obiettivi centrali abbiamo individuato il miglioramento della qualità della vita delle zone rurali per contrastare i fenomeni di spopolamento e depauperamento produttivo che richiedono l’attivazione di nuovi strumenti di vantaggio per le aree rurali, soprattutto le più marginali. Quello dei servizi essenziali, come il gas – conclude – è uno degli elementi significativi per invertire la tendenza allo spopolamento e puntare alla competitività dell’agricoltura rurale. Inoltre a breve sarà possibile estendere la metanizzazione in Basilicata, soprattutto nelle aree rurali, con una dotazione di oltre 4 milioni di euro in favore dei comuni”.
Capo Gruppo Lega Pasquale Cariello
“L’approvazione della Legge sul Bonus gas gratuito ai lucani è realtà: da oggi inizia la più grande rivoluzione mai realizzata qui in Basilicata. Un ringraziamento al Presidente Bardi, alla sua Giunta e tutta la maggioranza di centrodestra per aver portato a compimento questo Ddl che non è una mancetta o uno spot elettorale. La rinegoziazione degli accordi compensativi con le compagnie energetiche porterà un vantaggio netto, tangibile ai lucani che nelle bollette di ottobre e novembre non vedranno più la voce relativa alla “molecola gas”. Questa legge è uno spot non dell’Amministrazione Bardi ma della Basilicata e dei suoi cittadini”. Così in una nota il capogruppo della Lega, Pasquale Cariello che continua: “Sono orgoglioso di rappresentare il primo Partito della coalizione che da gennaio aveva chiesto al Governo regionale di prendere una decisione netta riguardo le risorse rivenienti dalle compensazioni ambientali. Siamo davanti ad uno straordinario cambio di rotta: un bonus equo e che non farà distinguo tra cittadini di serie A e di serie B. Allo stesso tempo, essendo una legge migliorabile, ringrazio la Giunta per aver lavorato in queste settimane per perfezionare l’aiuto che darà a tutte le famiglie lucane, anche quelle sprovviste dalle reti di metanizzazione”.
“Con il contributo a fondo perduto emesso dall’assessorato all’Ambiente – precisa Cariello – tutti i cittadini sprovvisti del contatore, potranno accedere al bando sulla transizione energetica con la possibilità di installare fonti rinnovabili sulle proprie abitazioni. Questo Governo non lascia indietro nessuno ma tira dritto, anche durante i giorni di Ferragosto, per rispettare i tempi previsti prima dell’inizio dell’anno termico”.
“Mi spiace che l’opposizione abbia perso un’occasione – conclude il consigliere – quella di votare all’unanimità questo provvedimento, scegliendo di astenersi. Pd, Movimento 5 Stelle e Italia Viva hanno buttato all’aria l’occasione di scegliere ancora una volta da che parte stare, cioè dalla parte dei lucani”.
Tommaso Coviello, Capo Gruppo Fratelli d’italia
“Un provvedimento così importante, quale quello del Ddl ‘Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento del territorio lucano’, è oggi diventato legge. Finalmente possiamo dare inizio all’iter che consentirà di avere quanto prima il beneficio previsto sulle bollette”, lo afferma il capogruppo di FdI, Tommaso Coviello. “Ritengo – prosegue – sia trascorso un tempo adeguato dagli accordi con le compagnie petrolifere e che sia stato dedicato a questo importantissimo Ddl il giusto spazio e la giusta attenzione. Il tempo, come ben sappiamo, non è una variabile ininfluente, soprattutto in questo delicato periodo. Ciò detto è necessaria un’altra piccola precisazione storica: tutti gli addetti ai lavori e non solo, conoscono a grandi linee la storia del petrolio in Basilicata, delle due concessioni rilasciate ad Eni- Shell e Total e oggetto degli accordi con la Regione Basilicata. Senza entrare, quindi, in vicende ormai note a tutti, ricostruendo la storia, i documenti e le interlocuzioni avvenute alla fine degli anni ’90 in particolare negli accordi tra Eni e Regione, non si può non evidenziare come la materia gas, seppur di assoluto interesse, non solo fu totalmente tralasciata, ma addirittura era già stata oggetto di contrattazione privata tra la compagnia petrolifera e società esterne”. “Questa scarsa considerazione della materia gas da parte degli attori istituzionali dell’epoca, nonostante i pareri di segno contrario degli esperti, ha comportato per decenni – rimarca Coviello – una perdita in termini di contropartita per la Basilicata che, data la produzione considerevole di gas, ben avrebbe potuto portare vantaggi diretti ai lucani. Ma questa è storia. Adesso siamo di fronte ad un accordo nuovo, non solo con Total ma anche con Eni – Shell sino al 2029 e porterà nella disponibilità dei lucani un quantitativo di gas di 160 milioni di metri cubi. Il disegno di legge è un primo passo in questa direzione. Un Ddl che, già dal titolo, si pone il fine di agevolare la transizione energetica, nel rispetto dei cambiamenti climatici e di un diverso obiettivo dell’Europa nell’utilizzo delle materie prime, ma contemporaneamente con un’attenzione al grande tema del progressivo ma inesorabile spopolamento della terra lucana”.
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle
“Bardi e la sua armata Brancaleone si sono buttati a capofitto in questa avventura senza essere sicuri al 100% della sua completa attuazione. Il rischio di illudere migliaia di cittadini è dietro l’angolo in quanto la misura potrebbe andare a schiantarsi con le pastoie burocratiche e amministrative che caratterizzano il sistema nazionale e regionale.
Mascherare questo contributo come passaggio fondamentale per la transizione energetica è un azzardo di non poco conto. Inoltre, il fatto che sia legato alle compensazioni pattuite con le compagnie petrolifere, potrebbe far sorgere problemi nell’eventualità di fermi, congiunture economiche o problematiche assolutamente non prevedibili. Dunque, una sorta di salto nel buio.
L’approssimazione e la mancanza di programmazione è evidenziata anche dagli ulteriori proclami posti in essere dall’assessore Latronico che ha annunciato una serie di misure nei confronti di coloro che non beneficeranno dello sconto in bolletta. A detta di Latronico, la Regione Basilicata pubblicherà entro fine settembre un bando per finanziare l’installazione di impianti da fonti rinnovabili per le unità abitative non coperte dalla rete di metanizzazione. Nonostante il nostro scetticismo, abbiamo provato a dare un nostro contributo per migliorare la norma prevedendo la rimodulazione del contributo in base alle categorie di reddito, avvantaggiando coloro con redditi più bassi e accantonando le risorse non utilizzate in un fondo vincolato all’efficientamento energetico delle unità immobiliari ad uso domestico”.
Roberto Cifarelli, Capo Gruppo Pd
“Il Gruppo PD in Consiglio regionale ritiene che la modalità con cui si arriva all’esame di questo provvedimento e la volontà di voler approvare in tutta fretta senza voler ascoltare e migliorare un testo è una scelta che contestiamo perché, questo provvedimento, così com’è, rischia di essere iniquo, che non tiene conto di tutti i cittadini lucano, non entra nel processo della transizione energetica, non tiene conto delle imprese e per molti versi fa perdere un’occasione storica alla Basilicata.
“Non è vero che non si possa rendere progressiva in base al reddito il contributo alle famiglie. Significa farlo in modo più giusto e più equo. Si deve, nell’immediato, potenziare fino al 100% il bonus energia per le famiglie con redditi più bassi. E’ una questione di volontà che chiediamo si compia. Come diceva Don Milani: Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali. Per questo chiediamo al Presidente Bardi ed al Consiglio regionale di farsi carico del tema dell’ingiustizia che si compie nel dare a tutti, ricchi e meno ricchi, lo stesso tipo di contributo”.
L’occasione storica che la Basilicata poteva compiere dopo l’impegnativa rinegoziazione degli accordi precedenti con le Concessionarie Eni, Shell, Total, alle quali è stato richiesto di rivedere in sensibile aumento la misura delle compensazioni dovute, doveva essere l’occasione per discutere, insieme a loro, del percorso di riconversione degli impianti petroliferi e diventare, in questa maniera, un dimostratore europeo autentico di riconversione energetica. Solo in questo modo si poteva, come dicono tutte le sigle sindacali e datoriali, rendere possibile una transizione non solo energetica ma anche sociale dando il tempo alle imprese ed ai lavoratori che rischiano di uscire dal mondo produttivo a causa della conversione energetica di formarsi in altre attività, non oil. Il caso Stellantis di cui dopo circa tre anni il Presidente Bardi si accorge dovrebbe far riflettere.
Questa occasione doveva essere utilizzata per portare il mondo delle imprese lucane nel futuro perché solo creando lavoro si impedisce lo spopolamento e si determina un nuovo paradigma sociale. Incentivare il risparmio, l’efficientamento e la riconversione energetica non la si ottiene attraverso la proposta della maggioranza di centrodestra lucano. Per farlo dobbiamo usare le risorse disponibili e sommarle ai provvedimenti del governo nazionale che è intervenuto proprio lungo queste due assi: lotta alla povertà energetica e transizione.
Non comprendere l’occasione storica che abbiamo di fronte è un campanello d’allarme che conferma i dubbi che questo provvedimento sia solo uno spot elettorale. Sulla lotta alla povertà energetica, con il DL Aiuti bis, il governo nazionale ha abbattuto gli oneri di sistema e incrementato il bonus bollette. Sulla transizione energetica, invece, ha sviluppato le procedure autorizzative e incentivato, con fondi del PNRR, l’installazione di sistemi di produzione di rinnovabili per le comunità energetiche nei comuni con massimo 5.000 abitanti.
La Regione Basilicata deve integrare le misure nazionali per incentivare la realizzazione di comunità energetiche anche nei comuni oltre i 5.000 abitanti (esclusi dagli incentivi nazionali e che in Basilicata sono 24 per oltre 300.000 abitanti)”.