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Letto Arrestato dalla Polizia a Pisa Nicola Lovisco. Era stato condannato a 30 anni di reclusione per associazione mafiosa e omicidio aggravato dal metodo mafioso
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Arrestato dalla Polizia a Pisa Nicola Lovisco. Era stato condannato a 30 anni di reclusione per associazione mafiosa e omicidio aggravato dal metodo mafioso

USB - Ufficio Stampa Basilicata 2 Agosto 2022
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Martedì 2 agosto 2022 – Nella notte appena trascorsa la Polizia di Stato ha tratto in arresto a Pisa, Nicola Lovisco, nato Melfi classe 69, ricercato tanto in Italia quanto in ambito internazionale poiché destinatario di una condanna a 30 anni di reclusione per associazione mafiosa e omicidio aggravato dal metodo mafioso.
Le Squadre Mobili delle Questure di Pisa e Potenza, a seguito di articolata attività investigativa, iniziata nel giugno scorso sotto il coordinamento dalla Procura Generale presso la Corte d’Appello di Salerno, nonché a livello centrale dal Servizio Centrale Operativo e dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia, hanno rintracciato l’uomo in Pontedera (PI) dopo una latitanza durata alcune settimane, a seguito della pronuncia di condanna definitiva emessa dalla Corte Suprema di Cassazione.
Originario della Basilicata e domiciliato da anni nel territorio pisano, Nicola Lovisco, esponente del clan “Di Muro – Delli Gatti” di Melfi (PZ), si era reso irreperibile dallo scorso 1° giugno, a seguito della sentenza di condanna ad anni 30 di carcere poiché ritenuto colpevole dell’omicidio di Marco Ugo Cassotta, avvenuto nel mese di luglio 2007, esponente di vertice dell’omonimo sodalizio mafioso attivo sul territorio del comune di Melfi.
Le complesse ed articolate attività d’indagine condotte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile di Potenza hanno condotto all’individuazione non solo di tutti i responsabili dell’azione omicidiaria, tra i quali figurano il capo clan Angelo Di Muro e Alessandro D’Amato, ma anche le ragioni del gesto, da ricondurre alla storica contrapposizione tra il clan mafioso “Di Muro – Delli Gatti” ed il clan “Cassotta”, entrambi operanti sul territorio del comune di Melfi (PZ).

L’attività investigativa, avviata anche in ambito internazionale a seguito dell’irreperibilità di Lovisco, aveva portato a reperire notizie circa una sua probabile presenza in territorio Ungherese, ove si era rifugiato sotto falsa identità.
Pertanto, a seguito della dichiarazione dello stato di latitanza, a suo carico era stato spiccato anche un Mandato di Arresto Europeo, richiesto dalla Procura Generale presso la Corte D’appello di Salerno, con successiva estensione delle ricerche in campo internazionale avviate attraverso il Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia.
I successivi riscontri investigativi effettuati nelle ultime 48 ore dalla Polizia di Stato avevano condotto a riporre nuova attenzione al territorio pisano, all’interno del quale il latitante poteva aver fatto rientro. L’intuizione ha trovato conferma nella tarda nottata di oggi, quando il LOVISCO, dopo mirate ricerche, è stato rintracciato ed arrestato dagli investigatori all’interno dell’Ospedale Lotti di Pontedera (PI) dove si era appena recato per essere sottoposto a visita a seguito di un malore.
Il Lovisco, che non ha opposto resistenza è stato, dopo gli adempimenti di rito, associato presso la locale Casa circondariale Don Bosco.

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