Sabato 9 luglio 2022 – Si è tenuto oggi l’incontro fra le organizzazioni sindacali del settore logistico International T.S. e Multilong.
Per la Cgil erano presenti il segretario generale Filt Cgil Basilicata, Luigi Ditella, la segretaria regionale Fiom Giorgia Calamita e il segretario Cgil Potenza Emanuele De Nicola.
L’internalizzazione di due sequenziamenti da parte Stellantis – denunciano i responsabili sindacali – ha indotto la perdita di 18 unità lavorative che l’azienda International T.S ha ammortizzato riducendo l’utilizzo di lavoratori somministrati.
È del tutto evidente che scaricare la crisi sulla perdita di posti di lavoro iniziando dai lavoratori più deboli (interinali) non può essere accettata come soluzione.
Oggi le varie proposte, più che lungimiranti, sembrano mettere toppe a un vestito che appare ormai troppo strappato, e si ha la sensazione che senza un piano strategico regionale che parta dalla cristallizzazione della platea lavorativa e si muova sul rendere appetibile il sito in un momento storico di transizione, non si va da nessuna parte.
Sembra di rivivere un film già visto, fatte le dovute proporzioni, della crisi ex Auchan dove alla fine di incontri e proposte il sito di San Nicola di Melfi della logistica è stato l’unico a non essere riassorbito dall’acquisizione Conad.
L’ International T.S oggi conta 134 dipendenti che, oltre a non avere una visione sul futuro, nell’immediato stanno finendo anche gli ammortizzatori sociali, visto che per la crisi dei semiconduttori lavorano non più di 5 giorni al mese.
Anche la presenza di Multilong non è stata esaustiva e le rassicurazioni avute sul futuro non sono state del tutto convincenti.
Purtroppo – si denuncia nella nota – si registra l’assenza di Stellantis ai tavoli istituzionali. L’attesa per i nuovi modelli e il piano generale sulla transizione rischia di vedere la perdita di molti posti di lavoro soprattutto nell’indotto, a partire dalla logistica.
Già a oggi centinaia di lavoratori somministrati non sono stati rinnovati.
La delegazione Cgil ha chiesto maggiore incisività della Regione Basilicata nei confronti del Governo centrale e allo stesso tempo di avviare un confronto nell’ambito dei progetti di sviluppo non oil con le compagnie petrolifere di Eni e Total.
In questo quadro di incertezza – concludono i responsabili sindacali – è necessario anche mettere in campo ammortizzatori sociali di garanzia a tutela di tutti i lavoratori dell’area industriale di San Nicola di Melfi