Matera, 30 giugno 2022 – “Il Presidente Bardi dopo tre anni e mezzo ha fatto visita all’Ospedale Madonna delle Grazie; una visita istituzionale che ci conforta e che speriamo sia servita a fargli rendere conto della situazione di abbandono in cui versa”. E’ quanto dichiara il capogruppo PD in Consiglio regionale Roberto Cifarelli.
“Certamente durante il sopralluogo la Direzione dell’ASM avrà informato Bardi dell’ultima scelta in ordine di tempo che riguarda l’accorpamento del reparto di Geriatria con il reparto Malattie Infettive. Una decisione bizzarra soprattutto perché l’insidia del Covid è tutt’altro che superata. E le cose sono destinate a complicarsi nell’intero P.O. Madonna delle Grazie perché con l’arrivo dell’estate si moltiplicano i disservizi a causa delle meritate ferie per il personale.
Ha ragione il Consigliere regionale Giovanni Vizziello quando sostiene che la sanità materana è alla canna del gas; così come è facile prendere atto che le distanze fra le diverse realtà sanitarie della Regione sono diventate abissali. La verità è che la confusione è totale e non bastano di certo sopralluoghi occasionali per cambiare lo stato delle cose in continuo peggioramento. Accorgersi ora che investimenti previsti nel tanto vituperato passato, quali la radioterapia, l’ampliamento del pronto soccorso e la nuova sala parto sono ancora di là da venire sa tanto di presa in giro per i materani, soprattutto se le lamentele arrivano da chi in questi tre anni e mezzo ha avuto le mani in pasta nelle scelte più importanti sulla sanità.
E’ evidente che sia Bardi che Vizziello hanno avviato la loro campagna elettorale, chi facendo passerella e chi rinnegando i propri compagni di viaggio.
Oltre allo strombazzamento mediatico che ha riguardato le case di comunità, che potranno realizzarsi solo grazie ai finanziamenti del Governo nazionale, l’annunciato nuovo Piano Sanitario regionale giace in qualche cassetto di qualche scrivania dell’impalpabile Assessore Fanelli mentre i lucani continuano a curarsi fuori regione e le liste di attesa si allungano inesorabilmente”.