Sabato 25 giugno 2022 – Giornata conclusiva, quella di oggi, del congresso della Uil di Basilicata i lavori del quale sono stati introdotti dalla relazione del segretario regionale, Vincenzo Tortorelli.
La fase congressuale ha coinvolto 34mila iscritti in circa 400 assemblee nei posti di lavoro e oltre 1000 delegati rappresentati dai 200 eletti per l’assise regionale.
“La guerra in Ucraina – ha detto nella sua relazione il Segretario Vincenzo Tortorelli – ci ha costretti a mettere indietro le lancette del nostro orologio riprendendo il tema del Primo Congresso della Uil del 1953 (Pace, libertà, lavoro). Siamo consapevoli che “Pace, Libertà, Lavoro” si coniugano diversamente dal passato con il nostro metodo riformista. Nei tempi difficili che stiamo vivendo, nel solco della storia, della tradizione e dei valori della nostra UIL, queste parole, nel terzo millennio, tornano fortemente attuali, ed aprono il nostro agire alle persone e ai loro bisogni. Ecco perché abbiamo deciso di lanciare il messaggio “È questo il momento”, perché non possiamo più aspettare l’ora “X” per avviare le cose che ci attendono, tutti, e non solo il sindacato
Il passaggio di testimone (due anni fa) da Carmine Vaccaro
Da Segretario Generale, Carmine Vaccaro (oggi segretario dei Pensionati Uil) ha guidato con efficacia l’organizzazione. Si è speso con tutte le sue energie e la sua passione. Tutta la UIL gli riconosce questo merito! In questi ultimi due anni fortemente segnati dalla pandemia abbiamo costruito un sindacato visionario, come soggetto attore dello sviluppo, responsabile, coraggioso, aperto e sensibile ad ogni richiamo che arriva dalla società civile.
Questo Congresso è l’insieme ed il rilancio delle tante idee e proposte elaborate, di aggiornamento della nostra strategia confederale, che nei Congressi di Categoria ha trovato, insieme ad un’ampia partecipazione che è andata al di là delle nostre attese, punti di riferimento e che vogliamo rafforzare.
I rapporti con Cgil e Cisl .
Credo che la necessità di cogliere i segni del tempo nuovo e di mettersi in discussione riguardi anche il sindacato e la sua storia: una storia lunga e laboriosa, vissuta con successi ed insuccessi, ma sempre dentro le sfide del cambiamento.
Abbiamo fatto insieme tante cose buone. Penso al Manifesto del Lavoro del novembre 2019, momento alto del sindacato lucano con una straordinaria partecipazione di massa; penso alle proposte sul Piano del lavoro, penso alle Proposte sulla Sanità, penso alle proposte sullo Sviluppo Regionale, e penso agli Stati Generali del Lavoro. È questo il percorso per costruire l’ “Altra Basilicata” di cui tutti parliamo, sia pure con sfumature diverse.
Per questo dico ai miei compagni di viaggio – Angelo Summa e Vincenzo Cavallo – che ora dobbiamo proseguire e sfidare il cambiamento. Mestiere difficile è quello dei sindacalisti, chiamati oggi ad essere i nuovi “modernisti”
Lavoro. la sfida di industria 4.0.
Pensiamo ad un sindacato che co-progetta. Una ricchezza sociale, una grande tenda-agorà che si batte per politiche di orientamento e di ricollocamento, per politiche attive del lavoro in grado di combattere la disoccupazione e la precarietà e per offrire opportunità di lavoro stabile, soprattutto con lo “scambio generazionale”. Le nuove generazioni devono poter ritrovare aspirazioni e realizzazione. Al bando la flessibilità feroce. Manteniamo i contratti a termine solo per le sostituzioni e per i picchi produttivi. Poi naturalmente nel merito sull’automotive (presente e futuro Stellantis e indotto Melfi), agro-alimentare, aree industriali dismesse, ecc. abbiamo proposte ed idee specifiche.
Idea di “Altra Basilicata”.
Carlo Levi diceva: ‘luogo vero in cui trovare la misura delle cose, paesaggio di luoghi’. Una vocazione dei luoghi che occorre valorizzare ma pensando alla Basilicata e al Mezzogiorno come un’unica area geografica per concentrare le risorse verso progetti di sviluppo sovraregionali, e non come la somma dei “tanti Sud”.
In questo scenario la UIL Basilicata, si candida ad accogliere e insediare il Coordinamento Uil per il Mezzogiorno. La Basilicata è terra di mezzo tra le genti vive del Mezzogiorno, che si apre e si chiude come il pugno di una mano a stringere i suoi beni comuni, tra i quali il patrimonio culturale che è l’elemento identitario della lucanità. Matera 2019 non può essere solo un ricordo e tanto meno una stagione passata.
E’ questo il momento degli Stati Generali dell’Energia
Nel congresso sosteniamo che è questo il momento degli Stati Generali dell’Energia per aggiornare e tradurre in azioni coraggiose e concrete le tante cose da fare per riscrivere le opportunità, con la Regione, i grandi Players, il mondo universitario e la struttura della società energetica regionale. Ancor più dopo il recente Protocollo d’Intenti tra Regione Basilicata, Eni-Shell e il progetto idrogeno.
Proprio le modalità di utilizzo del gas di estrazione dall’attività estrattiva del petrolio necessitano di informazione e confronto specie in questa fase di forte incremento delle bollette per le famiglie e le imprese.
Almeno noi non vogliamo limitarci ad una bolletta più leggera tra l’altro in maniera indifferenziata senza tenere conto della situazione reddituale delle famiglie.
La sottoscrizione del Patto di Sito Val d’Agri-ENI prima, e Tempa Rossa-Total dopo, segna pertanto il rilancio del confronto con tutti i soggetti istituzionali e sociali coinvolti per affrontare il programma di investimenti sulla transizione energetica, per disciplinare i cambi di appalto dando priorità ai lucani, lavoratori e imprese, per la tutela dei salari e per la sicurezza sul lavoro. È su questa strada che bisogna andare, quella della trasparenza! La sfida della transizione energetica e l’impiego produttivo delle risorse naturali può rappresentare la svolta per la Basilicata. Dobbiamo però avere coraggio a raccogliere questa sfida.
II rapporto con il Presidente Bardi e la Giunta Regionale
il rapporto con il Presidente Bardi sulla strategia per lo sviluppo e la crescita della Basilicata è mancato.
La UIL ha fatto proposte su tutto, sanità, forestazione, petrolio ed energia, infrastrutture, occupazione giovanile e femminile e sull’impiego dei fondi UE. Ma, da parte della Giunta, ai proclami di apertura e a qualche convocazione di rito non è seguito nessun accordo né soluzione. Solo a metà legislatura arriva un Piano strategico regionale che non ha coinvolto il sindacato lucano. Sia chiaro: la UIL è contraria alla logica del “Noi decidiamo e poi vi informiamo”, noi conosciamo un solo metodo di confronto, quello della partecipazione e del dialogo sociale. E la legge sui pieni poteri, l’arroccamento ormai consolidato, non vanno in questa direzione! Abbiamo intenzione dal congresso di capovolgere la clessidra – che consegnerò nei prossimi giorni al Presidente Bardi – perché i granelli di sabbia non scorrano invano sino all’ultimo! Qui è in gioco lo spazio ed il tempo della comunità regionale, la sopravvivenza.
Chiediamo espressamente al Presidente Bardi, dal Congresso, di dare un segnale forte di inversione di rotta. Sottoscriviamo subito il Patto per il Lavoro, è questo il momento. Questo è l’impegno strategico che chiediamo al Governo regionale. Un patto trasparente, suggestivo per l’intera comunità regionale, concentrato sugli assi e le esigenze strategiche della Regione. Diversamente la UIL combatterà qualsiasi forma di isolamento, non ci arrenderemo, rivendicheremo e pretenderemo il riconoscimento del nostro ruolo costi quel che costi, con tutti gli strumenti che abbiamo.
È QUESTO IL MOMENTO DI COSTRUIRE UN NUOVO UMANESIMO, fatto di una forte coesione e unità, un’intesa che veda parti sociali, sindacati e imprese protagonisti per difendere, insieme, il patrimonio più grande del lavoro che è la PERSONA.
Serve un progetto di alto profilo politico e sociale per la Basilicata che vogliamo. La UIL è disponibile a costruirlo e dargli gambe con chi ci sta, mettendo a disposizione il suo bagaglio di idee, di uomini, di storia e di impegno sociale e civile.
È QUESTO IL MOMENTO DELLA TRANSIZIONE DIGITALE!
Il nostro catalogo per la nuova regione parte dalla transizione ecologico-digitale, così attuale e stringente. Sulla ‘nuvola’ del digitale le persone e la comunità cambiano verso! Lo abbiamo detto al congresso della nostra UILCOM.
La nostra sfida è la costituzione di un’Agenzia digitale a cui affidare l’architettura e l’uso della rete, oltre agli investimenti sulla banda larga. Un’autostrada che rischia di essere poco frequentata senza servizi ed opportunità per la comunità e le Pubbliche Amministrazioni.
La Basilicata di oggi e di domani o è digitale o non è!
È QUESTO IL MOMENTO DELLE INFRASTRUTTURE in Basilicata!
La Basilicata è la Regione con l’indice di dotazione infrastrutturale più basso d’Italia.
Qualche settimana fa abbiamo manifestato vicino Matera per la SS7, l’ennesima manifestazione sulle strade lucane per rilanciare la necessità di un piano infrastrutturale straordinario per connettere la Basilicata al resto del Paese e per assicurare la sicurezza stradale. Battaglia fatta insieme alla FENEAL e alla UIL Materana. a questo piano di opere si possono generare almeno 3.000 nuovi posti di lavoro, e scusate se è poco! Ma è anche una battaglia di sviluppo reale per i sistemi produttivi insediati sul territorio e per la competitività dell’intera economia regionale.
Ed È QUESTO IL MOMENTO DELLE SCELTE SULL’AGRO-FORESTALE, settore centrale e di grande valore simbolico. Siamo una regione montana, di grandi foreste e NON siamo assolutamente soddisfatti di come viene affrontato questo tema.
Per noi, per la UIL, l’immensa ricchezza composta da 350mila ettari di boschi, ricca di fiumi e acque, deve rappresentare una grande opportunità per la Basilicata.
Noi crediamo nel modello di Agenzia agroforestale che abbiamo studiato negli anni scorsi con la UILA e il nostro Centro Studi e che poi abbiamo proposto in un confronto regionale serrato. Addirittura eravamo arrivati a definire una bozza di legge regionale che poi, però, è stata abbandonata!
Non serve riesumarla sulla stampa, serve realizzarla, la UIL è pronta!
È anche QUESTO IL MOMENTO PER I GIOVANI.
Ogni anno oltre 3mila giovani abbandonano la Basilicata per motivi di studio o lavoro. Ragazze e ragazzi che davanti al loro cammino trovano ostacoli spesso insormontabili, fatti di precarietà di lavoro e di vita che li portano a vedere un futuro solamente andando via dalla Basilicata. Meritano una dignità che troppo spesso gli viene tolta, costretti ad accettare condizioni vergognose. Dobbiamo sfatare il luogo comune che i giovani non vogliono lavorare, diamo loro, piuttosto, le giuste opportunità e una stabilità reale, paghiamoli! Solo così potranno percorrere la strada della vita senza paura e non sentirsi la “generazione tradita”. Gli abbiamo detto di studiare e di laurearsi per avere un futuro migliore, li abbiamo illusi!
È vero, il ruolo della scuola è fondamentale per la formazione dei nostri giovani che prenderanno in mano un Paese debilitato dalla crisi economica, dalla pandemia e dalla guerra in corso. Ma serve un sistema di istruzione libero, visionario, per accompagnarli e orientarli dandogli le basi per diventare ciò che ognuno di loro sceglie di essere. Senza dover rinunciare ai loro sogni e alle loro aspirazioni.
Con questo spirito abbiamo immaginato e realizzato l’iniziativa “IL FUTURO È…”. Siamo entrati nelle scuole e abbiamo chiesto agli studenti di affidarci le coordinate del loro futuro, inserendole all’interno di uno zainetto.
Abbiamo poi voluto che quello stesso zaino fosse consegnato a Pierpaolo Bombardieri perché il sindacato rappresenti la loro voce nelle rivendicazioni nazionali e locali sulle politiche giovanili.
È QUESTO IL MOMENTO DI AFFRONTARE CON MAGGIORE DETERMINAZIONE IL TEMA DELLE PARI OPPORTUNITÀ!
Pensiamo a quanto riferisce la relazione sulle convalide delle dimissioni dell’Ispettorato del lavoro 2020: i provvedimenti di convalida hanno interessato nel 73% dei casi lavoratrici madri. Perché? Perché le donne hanno dovuto farsi carico della cura dei figli, della famiglia, degli anziani in assenza di politiche sociali e di sostegno! Per anni l’alibi è stato l’assenza di risorse. Invece, come sempre, il problema è che non si è mai ritenuto questo problema come meritevole di finanziamenti adeguati, destinati puntualmente altrove.
Ora le risorse ci sono, si restituisca dignità alle tante donne, alle tante madri nei confronti delle quali la società ha un debito!
È QUESTO IL MOMENTO DI FARE UNA VERA RIFORMA SANITARIA REGIONALE come abbiamo proposto con la UIL FPL!
Una sanità gratuita per tutti, una sanità per curare le persone qui, in Basilicata! La sanità di prossimità è prevista dal PNRR che ci siamo conquistati dopo i terribili colpi della pandemia affrontati con la generosità, l’umanità e la competenza degli operatori socio-sanitari. Ma la sanità di prossimità non si inventa! Non è una semplice aggiustatina di servizi per fare spazio alle case della salute e agli ospedali di comunità. Peggio ancora, come pare stia accadendo, decidendo una semplice ubicazione e scelta delle sedi alla rinfusa o per seguire opzioni localistiche.
C’è da rivedere l’insieme dell’offerta ospedaliera riqualificandola e puntando all’alta specializzazione con un modello di Policlinico regionale che ancora non si intravede e che per noi va agganciato alla facoltà universitaria di medicina.
E poi c’è la nuova rete territoriale che deve essere letteralmente inventata, puntando all’innovazione tecnologica e organizzativa, alla telemedicina, alla prevenzione, agli stili di vita, alla multi cronicità.
È QUESTO IL MOMENTO DI RESTITUIRE DIGNITÀ ALLE PERSONE, come indica il Presidente della Repubblica Mattarella, perché il primo bene di un popolo è la sua dignità. E adesso, come nel 1953, noi dobbiamo, insieme, farci costruttori di una società con PIÙ PACE, PIÙ LAVORO, PIÙ LIBERTÀ.
E’ questo il percorso – sicuramente non facile – che indichiamo per partecipare al più grande cambiamento del nostro tempo!
Ma sappiamo di poter contare – ha concluso Tortorelli – su quella nostra passione che non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà !
E per la Uil è questo il momento”.
Il segretario generale Pierpaolo Bombardieri sul Pnrr è stato chiaro: “Basta ai proclami e alle intenzioni, serve un cronoprogramma dei lavori da realizzare e un piano sulle ricadute occupazionali.
Il Sud non vuole promesse, ma fatti, a partire dalla realizzazione di infrastrutture, la cui carenza è uno degli ostacoli più potenti – insieme a una burocrazia pervasiva e alle infiltrazioni malavitose – per lo sviluppo di queste aree e per la crescita dello stesso Paese”.
Poi Bombardieri sul disagio sociale: “con un’inflazione che viaggia tra il 7 e l’8% si è notevolmente ridotto il potere d’acquisto dei lavoratori e dei pensionati. Bisogna rinnovare i contratti e si deve ridurre il peso del fisco su salari e pensioni.
Peraltro, già con lo sciopero generale dello scorso mese di dicembre, la Uil aveva proposto di tagliare il cuneo fiscale, ma il Governo ha fatto un’altra scelta, agendo sulle aliquote. Su tutti questi temi aspettiamo una convocazione del Governo”.