Mercoledì 1 giugno 2022 – Nella mattinata odierna, la Procura della Repubblica di Potenza, con il supporto di militari della Guardia di Finanza di Potenza (Sezione di P.G. e personale del Nucleo PE.F), ha dato esecuzione ad una Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di due imprenditori ed un commercialista gravemente indiziati di reiterate condotte distrattive del patrimonio àziendale in violazione della legge fallimentare (R.D. 267 /42 e successive modifiche).
L’attività investigativa nasceva dal fallimento della Caridi Trasporti S.r.l. Unipersonale, già con sede nella zona industriale di Vaglio·di Basilicata, costituita nel 2008 e dichiarata fallita dal Tribunale di Potenza con sentenza n. 4/2020 del 04.02.2020.
Indagati sono i coniugi Rocco Caridi e Carla Angelucci, e il professionista Romano Triunfo.
Il primo ha rivestito la carica di amministratore della fallita, la seconda è la titolare della socie,tà C.R.D. Soc. Coop., avente la stessa sede legale della fallita (unità locale in Tito contrada Sant’Aloia snc) e anch’essa operante nel settore della logistica-trasporti ed il terzo è il commercialista e tenutario delle scritture contabili delle predette due persone giuridiche.
Le indagini hanno permesso di accertare a livello di gravità indiziaria, condotte fraudolentiposte in essere mediante il contributo del commercialista incaricato della tenuta e redazione della contabilità.
In particolare, dalle investigazioni emergeva a livello indiziario e salva restando la presunzione d’innocenza, che i due coniugi, nel corso degli anni, avevano sottratto i libri contabili, allo scopo di recare pregiudizio ai creditori e di occultare le distrazioni di parte del patrimonio e delle disponibilità della fallita a discapito dei creditori ed in favore della società amministrata da Carla Angelucci, per€ 927.781,21.
Le indagini permettevano di accertare che, a fronte di un passivo di oltre due milioni di eru:o (costituitq per lo più da debiti verso i dipendenti e l’erario) e di un attivo sostanzialmente inesistente, erano state distratte, nel corso degli anni soprattutto in prossimità del fallimento, somme per circa un milione di euro in favore della società in bonis C.R.D. Soc. Coop..
Tali somme, secondo la ricostruzione degli inquirenti, venivano occultate con l’emissione di una fittizia nota di credito.
Le indagini hanno permesso al GIP, in ragione del grave quadro indiziario raccolto e del pericolo di reiterazione delle condotte e di inquinamento delle prove, di disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratore della società fallita, Rocco Caridi, mentre veniva disposto il divieto temporaneo di esercitare. uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese nei confronti di Carta Angelucci,amministratrice della C.R.D., ed il divieto temporaneo di esercitare l’attività di ragioniere/comrpercialista, nei confronti del commercialista.