Domenica 29 maggio 2022 – “Nel leggere oggi la rabbia dei Sindaci e delle sindache sulle disparità utilizzate dal Governo Bardi, nella legge di bilancio prima ed anche su alcune questioni sanitarie poi, si comprende quanto si sia deciso di non colmare i divari di cittadinanza fra i vai territori della Basilicata ma di acuirne le differenze”.
Lo afferma il una nota il segretario regionale del Pd di Basilicata Raffaele La Regina (foto di copertina), che in questa nota chiarisce la posizione del partito dulle questioni denunciate dai Sindaci.
“Il PD, come già spiegato, – precisa – si batte per una equa distribuzione di finanziamenti e servizi che copra il territorio in modo coerente. Abbiamo tenuto un atteggiamento di coerenza e compattezza schierandoci, dopo la bocciatura di un nostro specifico sub emendamento, con i consiglieri Cifarelli e Pittella, per il non voto per dare un messaggio politico netto: non osteggiamo la città di Potenza, vogliamo il bene di tutta la Basilicata.
Anche il M5S, con il No, mantiene unità e compattezza. Tutti gli altri partiti sono divisi e spaccati con posizioni divergenti e contrastanti. Nessuno escluso.
Grazie al lavoro del PD – ricorda La Regina – aumenta la quota di finanziamento del Fual (Fondo Unico Autonomie Locali), strumento utile proprio per affrontare le crisi, proposto nella scorsa consiliatura con la legge sul ‘Fondo unico per le Autonomie Locali, patrimonio di tutto il Pd che ha portato avanti questa battaglia.
Sono diversi i comuni in difficoltà che avrebbero meritato più attenzione.
Non è ancora chiaro se verranno finanziate o meno le Province che per i servizi delegati dalla Regione avrebbero necessità di essere sostenute con fondi strutturali, non una tantum. Un vero e proprio depotenziamento di una istituzione come la Provincia che non avrà la possibilità di offrire i servizi delegati e non.
Si capisce cos’è la destra proprio quando si agisce in questo modo. Quando – conclude La Regina – alla riduzione dei divari territoriali e di cittadinanza si preferisce la propaganda politica sulla pelle dei lucani”.