Lunedì 23 maggio 2022 – Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 12 voti favorevoli di Lega, Idea, Bp, Fi FdI e Gm, 7 voti contrari di Iv, M5s, Pd) il Documento di Economia e Finanza regionale (DEFR) 2022-2024.
Recependo gli indirizzi delle politiche di rango superiore e mettendo a sistema le possibili risorse provenienti da fonti diverse (la Programmazione Europea 2021-2027, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza o le risorse nazionali), lo strumento di programmazione individua gli obiettivi strategici prioritari per l’azione economica della regione Basilicata.
Fonte centrale di orientamento del DEFR è il Piano strategico regionale 2021-2030, che definisce le aree prioritarie dell’azione regionale, raggruppate in 7 aree cluster: azioni per la tenuta demografica; azioni per la coesione territoriale e l’unità istituzionale; azioni finalizzate per valorizzare e tutelare le risorse endogene per la creazione di lavoro e la crescita del PIL; azioni tese a tutelare i patrimoni pubblici e il territorio regionale per le future generazioni; azioni trasversali (digitalizzazione, istruzione e formazione, ricerca e inclusione); rigenerazione della pubblica amministrazione regionale; governance.
Per il triennio 2022/2024 sono stati individuati 10 obiettivi strategici rintracciabili nei cluster e verso i quali veicolare le risorse della programmazione integrata regionale dei prossimi anni, quali la creazione di un contesto attrezzato e competitivo così che le imprese, in particolare quelle endogene, possano nascere, crescere, creare ricchezza e lavoro; la tutela delle risorse idriche; l’integrazione interregionale in termini di migliori condizioni di mobilità per i cittadini ma anche per cogliere le opportunità di polo logistico, sfruttando i vantaggi della Zes interregionale jonica; la transizione ecologica; il rafforzamento delle filiere del made in Italy; il potenziamento delle reti di offerta turistica regionale anche dei piccoli borghi e delle aree interne; la rigenerazione della PA; il contrasto ai fenomeni di emarginazione sociale e territoriale; la formazione delle competenze necessarie per la gestione della fase di transizione in ambito culturale; il miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari.
Rispetto alla pianificazione delle risorse disponibili su scala regionale un ruolo cruciale lo ricoprirà il Piano di sviluppo e coesione della Regione che ha un valore complessivo di 2.209,57 Meuro a valere sulle risorse del Fondo di sviluppo e Coesione dei tre cicli di programmazione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020. Al 30/06/2021 i progetti chiusi avevano maturato una spesa di 512 Meuro, per cui nel periodo di competenza del Defr troverà attuazione una rilevante parte della programmazione del fondo. Alla composizione del quadro di programmazione unitario contribuiranno le altre risorse a titolarità regionale derivanti da entrate dirette, quali ad esempio le risorse derivanti dai diritti di estrazione delle coltivazioni di idrocarburi o dai trasferimenti dal livello centrale in attuazione di strumenti e piani di azione settoriali.
In apertura di seduta il presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, ha comunicato la data individuata dalla conferenza dei capigruppo per lo svolgimento della seduta straordinaria sulle pari opportunità, così come richiesto la scorsa settimana dalla Crpo. I lavori riprenderanno domani alle ore 10.30 con la votazione degli altri documenti contabili finanziari della Regione Basilicata.