Martedì 10 Maggio 2022 – Conferenza stampa stamane della Commissione Regionale Pari Opportunità di Basilicata sul caso delle frase sessiste pronununciate dal consigliere regionale Rocco Leone durante i lavori dell’assemblea ai danni dell’assessora Donatella Merra.
“L’episodio che si è consumato nei giorni scorsi all’interno della massima assise regionale, durante le operazioni di voto della Presidenza del Consiglio, quindi un momento di assoluta importanza per la vita politica ed istituzionale della nostra regione, è di estrema gravità. La vergognosa frase sessista pronunciata dal consigliere regionale Rocco Leone, già Assessore alla Sanità dell’attuale Giunta (ed in quanto tale Presidente dell’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere e sui minori), verso la collega Assessora Donatella Merra, rappresenta una grave offesa per la dignità delle donne, l’immagine dell’Istituzione Regione e di tutta la Basilicata”.
E’ quanto si afferma in una nota nella quale si ribadisce che “la violenza contro le donne è alimentata da una cultura sessista e misogina nella quale doppi sensi, sghignazzamenti, commenti pesanti, espressioni offensive e umilianti per le donne purtroppo sono una realtà con cui le donne si trovano a dover fare i conti.
La violenza verbale è certamente quella più subdola e, attraverso la parola, stereotipi e pregiudizi sono veicolati e consolidati.
Come Commissione Regionale Pari Opportunità, organismo di garanzia del Consiglio regionale e rappresentativo, nella sua composizione, di associazioni, organizzazioni datoriali, sindacati e partiti, – prosegue la nota – riteniamo doveroso avviare una profonda riflessione e mettere in campo iniziative volte non solo a stigmatizzare e contrastare le varie forme di violenza ma anche a contribuire al cambiamento culturale e sociale in ogni ambito, a partire da quello istituzionale.
A tal fine, oltre alle azioni sui territori attraverso la sensibilizzazione degli enti locali e al contatto diretto con le donne, convocheremo nelle prossime settimane una seduta dedicata della Commissione in cui sanno invitate a partecipare l’Onorevole Giorgia Meloni, l’Assessora Donatella Merra e il difensore Civico Avvocata Antonia Fiordelisi, per confrontarsi su quanto accaduto, affrontando il più ampio tema del ruolo delle donne nelle istituzioni, del linguaggio, del rispetto e della comunicazione. Sono stati già attivati contatti con la sede nazionale di Fratelli d’Italia per formalizzare l’invito ed avere la disponibilità dell’On. Meloni.
Voglio ricordare – scrive la Presidente della Commissione, Margherita Perretti – che la CRPO nel febbraio 2021 intervenne con un comunicato molto duro quando proprio l’On. Meloni fu oggetto di insulti volgari e osceni da parte del Prof. Giovanni Gozzini, docente di storia contemporanea dell’Università di Siena, immediatamente sospeso e sottoposto a procedimento disciplinare. La leader di Fratelli d’Italia è quindi perfettamente consapevole di come nel nostro Paese spesso le donne siano scoraggiate dall’avere un loro protagonismo, soprattutto in politica.
Abbiamo, inoltre, inviato una formale richiesta al Presidente Cicala, chiedendo di convocare in tempi rapidi una seduta straordinaria del Consiglio regionale a cui sia invitata a partecipare la Commissione, per avviare un dibattito approfondito su questa vicenda e le sue conseguenze, che toccano l’etica e la dignità della politica e dei suoi attori.
Riteniamo, infatti, indispensabile ed indifferibile, anche da parte del Consiglio regionale, un impegno costante volto a combattere l’imbarbarimento del linguaggio e lavorare sulle questioni di genere in ogni ambito. L’esempio che la classe politica dovrebbe e può dare, soprattutto ai giovani, è per noi un punto di partenza importante nel percorso di crescita sociale e culturale di un territorio.
Pensiamo, inoltre, sia necessario rimuovere quell’immagine retrograda e sessista che sulla stampa nazionale sta assumendo la nostra regione a causa di questo ed altri episodi accaduti in passato.
Tale richiesta, però, ha avuto risposta negativa con nota formale pervenutaci ieri, in quanto lo Statuto non contempla la possibilità di sedute congiunte, nemmeno con altri organismi consiliari.
Abbiamo invece ricevuto la piena disponibilità ad un incontro con l’Ufficio della Presidenza del Consiglio per avviare un dibattito ed iniziative che tengano alta l’attenzione sul tema.
È evidente che, ben consapevoli di quanto previsto dallo Statuto regionale, la nostra richiesta era finalizzata ad evidenziare la necessità di una riflessione pubblica ed istituzionale proprio nella sede in cui l’offesa all’Assessora si era consumata. Riflessione che, riteniamo, sarebbe dovuta avvenire nell’immediato dell’accaduto, e introdotta dai consiglieri presenti in aula.
Come Commissione, quindi, auspichiamo che nonostante il rigetto della richiesta, il Presidente della Regione o i consiglieri regionali vogliano richiedere la convocazione di un consiglio straordinario sul tema della discriminazione di genere con l’audizione delle componenti della CRPO.
Se ciò non dovesse accadere saremo presenti, negli spazi dedicati al pubblico, attraverso una staffetta, alle sedute dei prossimi consigli regionali.
Per quanto concerne l’auto sospensione del consigliere Leone vogliamo evidenziare come questa non sia prevista dal regolamento del Consiglio regionale che, invece, prevede che i provvedimenti di censura debbano essere deliberati dal Consiglio.
Riteniamo, quindi, che l’iniziativa del consigliere Leone non abbia alcuna valenza e continuiamo a richiedere che il Presidente e l’ufficio di Presidenza valutino come ingiurioso ed offensivo il comportamento del consigliere Leone, rivolto nel corso dei lavori del Consiglio regionale nei confronti dell’Assessora Merra, pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.
È evidente che, richiamandoci al rispetto della dignità delle donne e delle Istituzioni, la sintesi migliore di questa vicenda sarebbe la richiesta di dimissioni al consigliere Leone da parte del suo stesso partito, quelle stesse dimissioni che Fratelli d’Italia chiese ed ottenne per il Prof. Gozzini all’epoca delle offese all’Onorevole Meloni, appellandosi all’esemplarità per le giovani generazioni.
A maggior ragione questa esemplarità di comportamento – conclude Perretti – va richiesta ad un rappresentante delle Istituzioni, data la responsabilità che questo ruolo implica nel rispetto dei valori fondanti della nostra Comunità”.