Martedì 26 aprile 2022 – Numerose le manifestazioni in Basilicata per la ricorrenza del 25 aprile.
A Potenza, la manifestazione si è svolta davanti almonumento ai caduti nella Prima Guerra Mondiale al parco Montereale.
Alla manifestazione hanno partecipato il presidente della Regione, Vito Bardi, quello del consiglio regionale, Carmine Cicala, il sen. Pasquale Pepe, vicepresidente della Commissione antimafia, il presidente della Provincia, Rocco Guarino, e l’assessore al bilancio del Comune di Potenza, Gianmarco Blasi.
Alcuni testi – fra i quali la lettera di un militare italiano in procinto di essere fucilato – sono stati letti da rappresentanti della consulta degli studenti, Andrea Oriente, Luigi Sabato e Antonio Mastrangelo.
In tutti gli interventi – riporta l’Ansa – sono stati numerosi i riferimenti all’attuale situazione internazionale e alla guerra in Ucraina, con nette condanne per l’atteggiamento dei governanti russi.
“Una scelta di campo irreversibile, contro l”ideologia della sopraffazione”: lo ha detto il prefetto di Potenza, Michele Campanaro, concludendo la cerimonia.
A Potenza, in piazza Mario Pagano, il Comitato per la pace ha promosso un presidio con la distribuzione di un documento intitolato: “25 Aprile. Non c’è via per la pace, la pace è la via”.
A Matera, dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti, hanno porttao il loro saluto il Prefetto Sante Copponi, il Questore Eliseo Nicolì, il Presidente della Provincia Piero Marrese e il Sindaco Domenico Bennardi.
A Tito, in occasione delle manifestazioni per il 25 aprile, cerimonia di consegna delle onorificenze della Città di Tito alle autorità, ai volontari, ai professionisti ed ai cittadini impegnati a fronteggiare la pandemia Covid 19: un giusto tributo per i tanti che sono stati impegnati in prima linea nella lotta al virus.
“La festa della Liberazione – ha commentato il sindaco del Comune di Tito Graziano Scavone – ci offre la possibilità di celebrare il valore della libertà dei popoli, un valore che viene messo in discussione sempre più spesso, ancora oggi, da atteggiamenti disumani, da conflitti bellici dettati da forti interessi economici che minano la convivenza pacifica dei Paesi. Dobbiamo riappropriarci del significato più profondo di libertà e promuovere comportamenti che riducano le dipendenze da modelli di consumo e di benessere che solo fittiziamente ci restituiscono maggiori libertà.
Ed è anche l’occasione per accogliere con un caloroso benvenuto le famiglie ucraine ospitate nelle nostra comunità, testimoni di una libertà perduta e della resistenza di un popolo agli oppressori, e ringraziare le istituzioni e tutti coloro che, tanto oggi come nei mesi scorsi, ci hanno supportato aiutandoci ad affrontare la difficile gestione dell’emergenza pandemica”.