Potenza, sabato 23 aprile 2022 – Ha provato a non farsi sopraffare dall’emozione. In parte ci è riuscita. Ha prevalso la giornalista Margherita Sarli che ha raccontato ai presenti nell’auditorium dell’ospedale “San Carlo” di Potenza un cammino lungo il quale ha incontrato, o ha cercato, “persone eccezionali, con un vissuto tanto diverso e con una grande forza d’animo”, come le definisce nella prefazione del suo libro “L’alberto della vita – storie di straordinario coraggio”.
Un libro i protagonisti del quale hanno un nome – Sarli li ha ricordati – che sono accomunati da quel coraggio “che non toglie spazio alla vita, ma indubbiamente ne dà”: sono parole dell’autrice di un libro che va letto per capire, comprendere. Per restituire a chi la malattia l’ha incontrata quella dignità che spesso viene negata soltanto perchè ci si dimentica di loro.
Per fortuna c’è chi queste persone le ha messe al centro del proprio impegno di medico, di infermiere nel reparto di emaologia dell’ospedale San Carlo di Potenza “una eccellenza della sanità per qualità della cura ed umanizzazione della stessa” scrive Sarli. CONTINUA DOPO LA PUBBLICITÀ
Quell’umanizzazione alla quale ha fatto riferimento il direttore generale dell’A.O.R. “San Carlo”, Giuseppe Spera, nel saluto ai presenti. Quell’umanizzazione che consente a chi lungo la propria vita incontra la malattia di convivere con essa in maniera meno traumatica, trovando il coraggio di affrontarla.
Un contributo al dibattito sul libro di Margherita Sarli, coordinato dal giornalista Salvatore Santoro, è stato dato dal dottor Michele Pizzuti, primario del reparto di Ematologia dell’ospedale San Carlo, dal dottor Christian Pristipino, dal giornalista Oreste Lopomo.
Ha concluso l’incontro l’autrice del libro il cui ricavato dalla vendita sarà interamente devoluto in beneficenza all’Ail, la presidente della quale, Iolada Ricciuti, ha ricordato l’impegno dell’associazione per sostenere la ricerca e “dare speranza ai malati”.
Malati ai quali Margherita Sarli ha voluto fare un dono con il suo libro.
Ci piace aggiungere che il dono lo fa a tutti coloro i quali lo leggeranno. Perchè il suo libro apre una finestra in un mondo che rimane a noi estraneo, o meglio, che c’illudiamo che sia a noi estraneo.
“E’ un viaggio in esistenze di cui si parla troppo poco, mentre meriterebbero una differente centralità nel dibattito pubblico, per orientare al meglio il sistema del welfare e creare una società più accogliente alle difficoltà”.
Parole forti queste di Margherita Sarli che sono un monito per tutti. Per dare un senso a quell'”albero della vita” che l’autrice ha voluto scegliere come copertina del suo libro edito da Telemaco Edizioni.