Martedì 19 aprile 2022 – Una quarantina di associazioni e movimenti ecclesiali della Basilicata mobilitati contro il disagio sociale ormai palpabile in ogni dove a causa delle condizioni generali di vita e dei servizi della regione. SEGUE DOPO LA PUBBLICITA’.
La rassegnazione che ne deriva rischia di oscurare l’orizzonte soprattutto per i giovani, per i quali il futuro si annuncia non come promessa – come dovrebbe essere – ma piuttosto come minaccia e prospettiva di emigrazione.
La mobilitazione, culturale, politica ed anche religiosa è preannunciata in un appello redatto dalla presidenza della CRAL (aggregazione regionale delle associazioni laicali), sottoscritto da tutti i movimenti che ne fanno parte e l’appoggio, esplicito e senza riserve della conferenza episcopale della Basilicata.
Si tratta alla fine del percorso sinodale proposto da Papa Francesco che i laici della Basilicata intendono tradurre in ascolto e confronto con quanti praticano e coltivano la speranza, credenti, non credenti e persone in ricerca, sicuri che la nuova evangelizzazione implichi necessariamente anche la promozione umana.
I particolari e eventuali chiarimenti asono sttai forniti nel corso della conferenza stampa stamane, martedì 19 aprile, alle 10.00, al Parco del Seminario di Potenza, in viale Marconi che hanno tenuto la presidenza della CRAL ed esponenti dei movimenti firmatari dell’ ”Appello alle donne e agli uomini di Basilicata animati dalla speranza.
Di seguito, il testo dell’appello.
“Carissimi,
in questo tempo di crisi sociale ed economica, incupito dal frastuono delle armi per una guerra che sembrava impensabile nella vecchia Europa, avvertiamo il bisogno di richiamarci a una conversione comunitaria consapevoli che “il bene come anche l’amore, la giustizia e la solidarietà non si raggiungono una volta per sempre ma vanno conquistati ogni giorno” (Fratelli tutti, n. 11);
come credenti, sentiamo il bisogno di rivolgerci non solo ai fratelli nella fede ma a tutte le persone che coltivano la speranza di un futuro diverso nella nostra regione per un appello a esercitare “un più di coraggio”: non possiamo rassegnarci e stare alla finestra a guardare, non possiamo restare indifferenti o apatici senza assumerci la responsabilità verso gli altri e verso la società (Papa Francesco, Settimana Sociale dei Cattolici – Taranto, 2021).
La Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali (CRAL) di Basilicata, per questa ragione, cogliendo come una speciale opportunità l’itinerario sinodale, aperto a tutti, che Papa Francesco ci invita a intraprendere, desidera avviare una riflessione e un confronto sul percorso compiuto e su quello ancora da compiere nella nostra terra. La fede, come sappiamo, non sottrae il credente dalla storia ma, al contrario, lo immerge più profondamente in essa e per questo percepiamo, come credenti, tanto l’esigenza di un cambiamento sociale quanto
l’emergenza di riappropriarci della dimensione del confronto culturale inteso nel suo senso più alto e più vasto.
Il cambiamento, come la pace e la giustizia sociale, lo sappiamo, parte dal basso, dal nostro lavoro, dalle nostre case, dalle nostre unità, dal nostro senso di partecipazione; si coltiva nel terreno della responsabilità civile, si edifica nello spazio pubblico che abbiamo, anche come credenti, o proprio perché credenti, il dovere di animare.
L’Assemblea Regionale delle Associazioni Laicali delle Chiese di Basilicata, pur consapevole del disagio che vive il nostro territorio, gravato oggi da un contesto internazionale allarmante per la guerra in Ucraina, ritiene che il destino della Basilicata e del Sud non sia affatto segnato e che, anzi, il Mezzogiorno e con esso la Basilicata, costituiscano – obiettivamente – una “opportunità” per tutta l’Italia e per l’Europa per i nuovi assetti geo-politici.
Il Mediterraneo è tornato, dopo secoli, a essere il centro dei traffici mondiali e nel Mediterraneo c’è proprio il nostro Mezzogiorno d’Italia, porta d’Europa. Registriamo, pertanto, la forte necessità di raccogliere la sfida dello sviluppo, e di rimetterci insieme – in cammino, per testimoniare anche sul terreno civile la nostra fede, per poter riconoscere le istanze più profonde di una società oggi ferita e disillusa, compressa da pesanti “strutture di peccato” a cominciare dal clientelismo che si alimenta sui bisogni insoddisfatti dei più poveri.
Come credenti associati nei tanti movimenti e associazioni che animano le Chiese di Basilicata avvertiamo la responsabilità di cercare risposte alle domande sul concreto ed integrale sviluppo sociale, economico e culturale della nostra terra; consapevoli che lo stesso divario storico nord/sud, è – oramai – ”divario di cittadinanza” sul terreno dei diritti fondamentali delle persone: scuola, sanità, servizi sociali, mobilità, infrastrutture materiali ed immateriali.
I Laici associati di Basilicata, nel corso del cammino di questi anni, hanno ben compreso come non si possa vivere la fede rimanendo “indifferenti” alla storia e che occorre costruire insieme, a quanti condividono la speranza di un futuro diverso, il bene comune, cercando sempre un dialogo intenso e produttivo pur tra sensibilità diverse.
Siamo consapevoli che, come ci ha ricordato Papa Francesco, non siamo di fronte a un’epoca di cambiamenti ma a un cambiamento d’epoca, e per questo avvertiamo il dovere di abitare questo tempo col desiderio di ricucire il tessuto sociale, situandoci “all’incrocio della vita e della coscienza cristiana con le situazioni del nostro mondo” (Centesimus Annus, n. 59) e di essere autenticamente presenza viva nella storia certi che la fede in Cristo fonda la nostra passione per il bene comune e può tradursi in un bene anche per le nostre città.
È in questa prospettiva che sentiamo il bisogno di convocare un incontro di ascolto reciproco, al fine di costituire tavoli di confronto distribuiti sul territorio lucano, nei luoghi di lavoro e nei contesti di vita.
Un incontro a cui sono invitate a partecipare non solo le Aggregazioni Ecclesiali aderenti alla Consulta Regionale ma anche tutte quelle organizzazioni che sentano, come non più procrastinabile, la necessità di dare un proprio contributo al destino della nostra comunità
regionale.
L’INCONTRO SI SVOLGERÀ IL GIORNO 23 APRILE 2022 ALLE ORE 17.30 PRESSO IL PARCO DEL SEMINARIO MAGGIORE IN POTENZA.
Desideriamo intraprendere questo percorso con la sana ambizione di poter testimoniare la bellezza di essere parte di una Chiesa sinodale che ha uno sguardo di fede sulla realtà e dalla fede recepisce i criteri di giudizio per leggere i segni dei tempi e le vicende della storia.
Una Chiesa sinodale in cui siamo chiamati a essere i protagonisti.
Una Chiesa sinodale che abita la storia, che dialoga con tutti, sia a livello istituzionale che personale, al di là di ogni distinzione culturale, sociale, ideologica, razziale o geografica.
A ciascuno è chiesto un cambiamento di direzione e di sguardo. Per dirla con Papa Francesco, ci è chiesto un obbligo di svolta perché come amava ripetere Mons. Tonino Bello non possiamo limitarci a sperare.
Dobbiamo organizzare la speranza!”, anzi addirittura costruirla, un mattone dopo l’altro. Ci attende una profonda conversione, un cambiamento di mentalità che tocchi l’ecologia integrale come il lavoro, la sanità come la cultura, la cooperazione sociale come l’educazione, l’impresa come il volontariato per costruire un nuovo capitale sociale, capace di liberare le forze della società civile.
Alla nostra regione oggi serve soprattutto una vera, sostanziale e incidente rinascita culturale.
E serve con urgenza, con il contributo di ciascuno!
Perché solo una reale rivoluzione culturale può creare le premesse per fare un salto di qualità in ordine allo sviluppo integrale della Basilicata, rispettoso delle risorse di questo territorio e della dignità dei suoi abitanti.
In questo vogliamo impegnarci come uomini e donne che abitano la città e ne condividono le problematiche. Lo vogliamo fare confortati dall’appello che già trent’anni fa Giovanni Paolo II ha rivolto al popolo lucano parlando a Pisticci Scalo al mondo del lavoro: La vostra terra può contare su un grande capitale umano, incomparabilmente più importante di ogni altra potenzialità della natura. (…) Non si è dunque condannati al sottosviluppo, alla disoccupazione
e all’emarginazione. (…) Siate ottimisti! Non cedete alla tentazione della mediocrità e dell’abitudine!”
Siamo, quindi, noi – popolo della Basilicata – la prima e fondamentale risorsa della Regione.
Noi con la nostra storia, con i nostri valori e i nostri ideali, con la nostra cultura, soprattutto con la nostra fede, poiché“ quando si ha solida fede in Dio e non si perde la fiducia nelle proprie forze si riesce a ottenere molto di più di quanto si pensi” (Giovanni Paolo II, Matera, Incontro con la cittadinanza).
Nell’attesa di incontrarvi tutti, cogliamo l’occasione per un cordiale saluto e un augurio di pace e serenità”.
I FIRMATARI DELL’APPELLO
Lindo Monaco Presidente Consulta Regionali Aggregazioni Laicali Basilicata
Fausto Santangelo Amministratore CRAL
Carmela Romano Segretaria CRAL
Rosamaria Benevento Consiglio di Presidenza CRAL
Giancarlo Grano Consiglio di Presidenza CRAL
Gianfranco Apostolo Consiglio di Presidenza CRAL
Gennarino Macchia Coordinatore CDAL, Arcidiocesi di Potenza
Massimiliano Burgi Coordinatore CDAL, Arcidiocesi di Matera
Annamaria Bianchi Presidente CDAL, Diocesi di Tursi-Lagonegro
Erminia Pantaleo Presidente CDAL, Diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa
Gaetano Carriero e Orietta Bocchetta AGESCI-Scout Basilicata
Agnese Schettini AIMC – Ass. Maestri Cattolici Basilicata
Domenico Infante AIART – Ass. Ascoltatori Radio/TV Basilicata
Elena e Antonio Pergola ANFN – Ass. Naz. Famiglie Numerose Basilicata
Carmine Lamonea ANSPI – Oratori Basilicata
Adele De Bonis AINC – Ass. Notai cattolici Basilicata
Maria Pina Della Speranza AC – Azione Cattolica Basilicata
Floriana Di Iorio Amici di Padre Pio, Potenza
Rocco Sileo Cammino Neocatecumenale, Potenza
Maria Teresa Anzillotta Centro Culturale S. Paolo, Basilicata
Remo Cavicchini Centro Aiuto alla Vita – Movimento per la Vita Basilicata
Antonella Viceconte CIF – Centro Italiano Femminile Basilicata
Giusi Santagada CL – Comunione e Liberazione Basilicata
Angelo Romaniello CE – Comunità Emmanuel Basilicata
Domenico Lavanga CSI – Centro Sportivo Italiano Basilicata
Silvia Fabrizio CLUMB – Centro Lucano Metodo Billings Basilicata
Francesca e Bruno Miglionico END – Equipe Notre Dame Basilicata
Grazia D’arrigo FEAV – Federaz. Europea Autonoma Volontariato Basilicata
Edmondo Soave FISM – Scuole Materne Basilicata
Rosanna Gruosso Fondazione Studi Tonioliani Basilicata
Gerardo Bellettieri Gruppi Preghiera Padre Pio, Potenza
Enzo e Caterina Bochicchio ISF – Istituto Santa Famiglia Basilicata
Raffaella Catena Legio Mariae Basilicata
Vincenzo Clemente MASCI – Scout Adulti Basilicata
Giuseppe Fabrizio MCL – Movimento Cristiano Lavoratori Basilicata
Maria Teresa Gino MEIC – Movimento Eccl. Impegno Culturale Basilicata
Stefania De Stefano Movimento dei Focolari Basilicata
Ambrogio Carpentieri Movimento Volontari Divina Misericordia Basilicata
Franco Maggi RnS – Rinnovamento nello Spirito Basilicata
Angela Pecora OFS – Ordine Francescano Secolare Basilicata
Vito Sacco UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana Basilicata
Giandomenico Di Pisa UGCI – Unione Giuristi Cattolici Italiani Basilicata
Rocco Corrado UNITALSI – Unione trasporto ammalati Basilicata