Domenica 17 aprile 2022 – “La pasqua è la festa della rimozione della pietra o delle pietre che ostacolano la realizzazione dell’uomo frustrando le speranze di futuro”.
Così mons. Ligorio (foto di copertina) nell’omelia della veglia pasquale ha interpretato – con esplicito riferimento all’attualità – la resurrezione di Cristo raccontata dai vangeli .
“Le donne con gli aromi si recavano al sepolcro, rassegnate al peggio per i fatti della passione e per la pietra che ostruiva l’ingresso alla tomba ; ma trovarono la pietra rimossa, il sepolcro vuoto e l’angelo che annunciava la resurrezione del Crocifisso.
Ma oggi, come allora, la storia – ha detto mons. Ligorio nell’omelia della grande veglia pasquale in cattedrale a Potenza – non si ferma davanti alle pietre che inibiscono le speranze: la guerra, in primo luogo, ma anche l’epidemia, le violenze, le ingiustizie sociali.
Sono tutte pietre che possono e devono essere rimosse nello spirito della Resurrezione che non è un mito bensì un fatto storico accaduto in una città storica, in un tempo storico”.
L’arcivescovo di Potenza ha invitato i fedeli “a superare la sfiducia, la rassegnazione la insoddisfazione e ad adoperarsi avendo fiducia nel Dio che mantiene le sue promesse e rimuove anche le pietre della storia di oggi“.