Martedì 5 aprile 2022 – Con la pubblicazione della sentenza del Tar Basilicata che ha dichiarato illegittima la richiesta di una società di Venosa di non procedere alle attività di realizzazione del nuovo Centro di accoglienza di Boreano, possono iniziare i lavori finanziati con oltre 2,5 milioni dal Pon Legalita’ della UE.
Il centro sorgera’ nel sito che per 6 anni ha ospitato un ghetto sgomberato nel 2016.
Si tratta di una sentenza importate che – afferma in una nota Pietro Simonetti del Tavolo Nazionale caporalato/Ministero del lavoro – sottolinea il valore dell’interesse pubblico sostenuto nel modo migliore dall’avvocatura della Regione ed in particolare dall’Avv.Maurizio Roberto Brancati.
Si tratta ora di procedere celermente alla costruzione anche del Centro di Gaudiano/Venosa finanziato con 5,7 milioni sempre dalla UE dopo la nomina dei Rup.
Risulta urgente – prosegue Simonetti – anche sbloccare la delibera del Presidente della Giunta, ferma nell’organismo esecutivo da un anno e dieci mesi, relativa al completamento della”Citta della Pace che puo’contare su un finanziamento UE di 2 milioni a fronte dei tre gia’spesi dalla Regione.
Le tre strutture, oltre a quella di Palazzo in fase di ristrutturazione, possono assicurare 750 posti che darebbero alla Basilicata la possibilota’di essere il primo territorio a “Zero Ghetti”.
La rete di inclusione e accoglienza lucana – conclude Simonetti – rientra nel Piano Nazionale di lotta al caporalato ed al lavoro sfruttato.
Foto di copertina: Città della Pace