Domenica 27 marzo 2022 – Nonostante una delibera della giunta regionale di due mesi fa, ai lavoratori del 118 non sono riconosciute le indennità di rischio.
“Ad oggi – segnala una nota della Fials di Potenza – non è applicato l’accordo Regionale per l’indennità di “sub Intensiva” al personale del 118: Un riconoscimento ottenuto a livello regionale dopo anni di battaglie”.
Inoltre al personale del 118 del Dipartimento di Salute Mentale, Radiologie etc viene negata la prevista corresponsione dell’indennità di rischio per malattie infettive, riconosciuta al personale direttamente impegnato nell’attività epidemiologica.
Una discriminazione particolarmente odiosa perché la stessa indennità è stata correttamente e giustamente riconosciuta al personale impegnato nei reparti Covid dell’ASP di Potenza.
E’ assurdo che la stessa Azienda non riconosca uguali diritti a lavoratori che svolgono mansioni simili”
“Sono perciò costretto – commenta il segretario provinciale Giuseppe Costanzo – a rinnovare l’appello alla Direzione Generale dell’ASP di Potenza nel mettere in atto quanto previsto dall’accordo Regionale ed anche al neo assessore, Francesco Fanelli, a dare riscontro ad una precedente nota di febbraio inviata alla Direzione Generale della quale non c’è stata nessuna replica a riguardo
La scrivente chiede quindi l’applicazione della DGR n°202200047 del 2 febbraio 2022, che recepiva l’accordo sottoscritto il 21 dicembre 2021 tra le Organizzazioni sindacali e la Regione Basilicata, in applicazione dell’articolo 6 del contratto nazionale di lavoro del Comparto Sanità.
La Fials “ribadisce la necessità che l’ASP di Potenza proceda al riconoscimento della indennità di terapia sub intensiva”, un beneficio già previsto dal contratto decentrato dell’ASP in vigore. Il comma c all’articolo 29 recita infatti: “…le terapie sub intensive individuate ai sensi delle disposizioni regionali; in riferimento al personale operante al servizio di emergenza urgenza …… le parti concordano di chiedere alla Regione Basilicata elementi integrativi e chiarimenti in relazione all’applicabilità anche in ragione della presenza di precedenti disposizioni regionali.“
Il citato accordo – conclude Costanzo – prevede immediate modifiche anche sulle Prestazioni Aggiuntive e perciò chiede di avviare un tavolo di confronto per l’applicazione dell’accordo regionale”.